Piano piano mi metto in pari anche con i libri che mi sono stati regalati per Natale e lo faccio nei ritagli tra una caccia e l’altra. Questo libro è molto particolare scritto da un abitante di Erto, un friulano che descrive la sua vita trascorsa ad ascoltare la voce del bosco, appunto. Lui considera gli alberi come se fossero esseri umani e di ognuno delinea il carattere. "Le pagine di questo libro non contengono un trattato di botanica e nemmeno parole di assoluta verità. Ciò che in esse vi si potrà leggere sono ‘verità personali’ suscitate da riflessioni indotte da oltre quarant’anni di vita nei boschi e dialoghi con le piante. Durante questo lungo tempo ho capito che tutto, in natura, ha un proprio carattere, una personalità, un linguaggio, un destino. Osservando e ascoltando con attenzione il creato, è possibile udire la sua voce…"(un estratto dalla prefazione. Quello che esce da questo libro è un rapporto intenso di amore e odio verso Madre Natura, un rapporto fatto di rispetto e timore reverenziale e ormai si stanno perdendo. Nelle parole di quest’uomo c’è la contraddizione e la bellezza dell’uomo semplice capace però di riflessioni significative sul genere umano e sulla vita.
P.S. Cacciatrice di libri mode on…
P.S. Cacciatrice di libri mode on…
