Sound of life

In uno dei forum che frequento, l’admin ha creato un gioco splendido (grazie mille Daemon©). Si tratta di nominare 31 canzoni che, in un modo o nell’altro, parlano per te, per il tuo vissuto personale. Non necessariamente le più belle. Quelle più personali. Ed è un gioco che giro a chiunque passa di qui e ha voglia di farlo. Queste le mie 31 canzoni:

1) Peter Gabriel I Grieve.
“It was only one hour ago
It was all so different then
There’s nothing yet has really sunk in
Looks like it always did<br /> This flesh and bone
It’s just the way that you would tied in
Now there’s no-one home”
La poesia, la levità con cui trasmette il dolore, lo sgomento, lo smarrimento che si prova quando si perde qualcuno di caro.

2) Peter Gabriel/Kate Bush Don’t give up. Da questa canzone 21 anni di passione purissima e distillata. Mastro Gabriel sarò vostra devota finchè sarò in vita.

3 Max Gazzè Una musica può fare. “Salvarti sull’orlo del precipizio…” Ormai non si contano più le volte che la musica mi ha salvato la vita.

4 Nine Inch nails Head Like hole Con questa canzone li ho conosciuti e devo ringraziare la Dea che esistono. Questo gruppo è la mia cura antirabbica. Quando sono furiosa li ascolto e mi calmo immediatamente.

5 Fabrizio De Andrè Mégu Megún una ragazzina infelice con una nostalgia di casa terrificante. E’ bastata una canzone, un album “Le nuvole” ed è come se fosse ritornata a Genova.

6 Radiohead Motion Picture soundtrack. “I will see you in the next life”. E’ la frase che mi è rimasta più impressa, è quello che mi dico ogni volta non senza dolore: “ci rivediamo nella prossima vita”.

7 Depeche Mode Sister of night. E’ la notte pura con il suo silenzio. Arriva e cancella ogni grigio rumore del giorno. Zittisce tutti e tutto con la sua quiete, con la sua bellezza, dolce, pacata.

8 Massive Attack Teardrop. Sentire quella voce, vedere quel video che ti riporta indietro a eventi che non puoi ricordare. Eppure in qualche modo suscita sensazioni dal grembo materno…

9 Dead can dance The carnival is over. E spero che davvero sia finita la pagliacciata. Fantasmi che si riaffacciano dal passato, fantasmi che speri di poter scacciare e dire: il carnevale è finito.

10 Afterhours Voglio una pelle splendida. “Maledire certe domande che forse era meglio non farsi mai”. Quante volte ho maledetto il fatto di avere un cervello che pensa troppo e male, le domande che non avrei mai dovuto farmi perchè non c’è risposta, quante volte avrei barattato un pò di intelligenza per la bellezza. O anche solo per una pelle splendida…

11 U2 The first time. Per la prima volta mi sentii amato. E’ una sensazione bellissima, molto forte. Quando ti accorgi che attorno a te hai persone che ti amano, contrariamente a quello che hai sempre pensato, è semplicemente esplosivo.

12 Frankie Hi NRG Quelli che benpensano. “Sono intorno a me ma non parlano con me… Sono come me ma si sentono meglio…” Parla da sola no?

13 Thom Yorke Harrodown Hill. Me, le mie percezioni, la mia empatia “we think the same things at the same time..”

14 Dave Gahan Miracles. “I’m just afraid of loosing you”. E’ la paura di perdere qualsiasi persona a cui ti senti legato. E il miracolo, il vero miracolo è averla vicino a te.

15 Genesis The chamber of 32 doors. “Ritorno indietro. Questa stanza ha così tante porte e non c’è un posto dove posso nascondermi. Ti darò tutti i miei sogni se mi aiuterai a trovare una porta che non mi riporti indietro ancora una volta. Portami via”. Quante volte ho chiesto nella mia vita di essere portata via.

16 Depeche Mode Walking in my shoes. Quante volte sono stata giudicata in maniera errata. Se tu ti fossi messo nei miei panni avresti fatto gli stessi errori, identici.

17 Nine inch nails Hurt. Per tutte le volte che ho agito quando non avrei dovuto fare e mi sono fatta del male. Alla fine sono una dannata masochista.

18 Radiohead Creep “What the hell I’m doing here/I don’t belong here”. Questa frase dice tutto.

19 Depeche Mode Enjoy the silence. A volte le parole sono dannose, non servono. Meglio stare zitti.

20 A Perfect circle 3 libras. Primo: sono del segno della Bilancia, a libra. Secondo: sono stata ispirata da questa canzone per una poesia (cercatela nella tag poesie) Terzo: “you don’t see me”. E’ un’accusa che faccio spesso agli altri ma è anche vero che sono la prima a non vedermi.

21 Bjork I’ve seen it all. A volte mi sento eternamente vecchia, come se avessi visto tutto. E volere di più sarebbe semplicemente segno di avidità.

22 Radiohead How to disappear completely. A volte vorrei semplicemente svanire…

23 Tool The patient. La storia della mia vita. E ho resistito perchè avevo chi mi amava.

24 Martin Grech Heritage “Everyone must face their demons and now the turn is yours” Li sto affrontando a muso durissimo. Continuo a farlo. Non l’avrete vinta.

25 Peter Gabriel Darkness dal titolo di lavorazione di questa deriva il nick darkerstar. E poi “don’t mess with me my fuse is short” era la mia prima firma. Non mi provocate perchè ho la miccia corta.

26 Faith no more We care a lot. Versione Mosley. Cattiva e sguaiata come deve essere. A volte è bello, sano, salutare dire “me ne frego”. E lo dico infatti.

27 Einsturzende Neubauten Alles wieder offen. E sono riuscita a rivedere le stelle. Sono aperta, di nuovo finalmente.

28 Soulsavers Spiritual. La mia paura più grande messa in musica ma so che non è vero. Non accadrà.

29 Bluvertigo L’assenzio. Per un pò di tempo quando mi chiedevano come stavo rispondevo: “sto bene, sto male”.

30 Eels Electroshock blues. “Il dottore mi ha ordinato di scrivere cento volte: io sono ok. Io sono ok. Io sono ok. Io non sono ok”. Non penso ci sia molto da aggiungere.

31 Prong I beg to differ. Loro erano avanti. E questa canzone è perfetta quando leggo qualcosa e penso: no, cavolo, non sono d’accordo. Devo dissentire.

Nomino chi ha voglia di farlo, chi è privo di ispirazione, chi ama la musica come la amo io.

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