Sono giorni che sto facendo una riflessione guardandomi intorno. Quando ho iniziato a lavorare presso l’azienda edile in cui sono ora, l’ufficio si trovava all’interno di palazzo sito in Via Sardorella che è stato demolito per fare posto al nuovo svincolo dell’autostrada di Genova Bolzaneto. Oggi i miei concittadini avranno sicuramente sentito parlare del fatto che un gasdotto dell’altoforno di Cornigliano è stato fatto esplodere. L’esplosione è stata la mia sveglia di stamattina, visto che abito a poca distanza da li e mi sono vista correre una povera palla di pelo tutta arruffata sotto il letto. La mia riflessione è questa: nulla dura in eterno. Se da una parte la questione ha un suo lato positivo che mi porta a credere che il dolore che sto provando ora, la depressione, la negatività che ho dentro, un giorno non saranno altro che uno degli ennesimi brutti ricordi che porto appresso; dall’altra mi spaventa. Niente dura in eterno e mi porta a chiedere perchè ci affanniamo tanto, perchè continuiamo ad andare avanti, creiamo i nostri progetti, cerchiamo una persona che ci faccia stare bene e con cui condividere la vita: insomma se tutto non è eterno, perchè continuiamo? Perchè perseveriamo in quello che facciamo? Spunta la solita domanda: ne vale la pena?
Bisogna guardare avanti seguendo le orme del passato e questo significa anche accettare che alcuni desideri non possono realizzarsi, e in questa consapevolezza trovare la pace e la voglia di guardare oltre.Un abbraccio
secondo me no. Per questo tendo a non fare progetti e vivere nel momento.