MIAO!

Si ringrazia Kaneda per la splendida immagine.

Buona festa del gatto! Oggi, 17 febbraio, si celebra infatti il gatto. È una festa tutta italiana, nata nel 1990 quando, dalle pagine della rivista Tuttogatto, la giornalista Claudia Angeletti lanciò l’idea della festa.
La data del 17 febbraio è stata scelta per vari motivi. Uno è astrologico: siamo nell’Acquario, un segno che assomma in sé molte caratteristiche di Sua Maestà il Gatto, quali l’intuito, l’anticonformismo, la libertà, il fascino, la riservatezza, l’espansività con chi dicono loro; i nati sotto il segno dell’Acquario, inoltre, sono ostinati e caparbi, sensibili e permalosi, dotati di spirito d’avventura. Un quadro esatto dei gatti, non trovate?

Un altro motivo è dato dal significato del numero diciassette: se nella nostra cultura porta male perché indica che si è vissuti e quindi non ci siamo più (diciassette scritto in numeri romani è XVII il cui anagramma è vixi, cioè ho vissuto), nel nord Europa il numero assume un significato positivo perché indica il vivere la vita sette volte. Armonizzando le due tradizioni ci troviamo dinanzi a un’altra caratteristica dei gatti: le loro sette vite, che nessuno mette in dubbio.
Buona festa del gatto, allora, a tutte le amiche e gli amici di Petsblog. Vi lasciamo con un detto che troviamo molto bello:

I baffi del gatto sono così sensibili che riescono a farsi strada attraverso la più piccola crepa di un cuore infranto.

E, per rimanere in tema di citazioni feline eccone una di Lovecraft:

Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l’uomo non può vedere. È lo spirito dell’antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. È parente dei signori della giungla, erede dell’Africa oscura e feroce. La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato.

Articolo trovato qui: Pet’s

Auguri a voi meravigliose palle di pelo che siete la nostra gioia e la nostra dannazione. Caro il mio Birillo molto spesso ti urlo dietro perchè hai il vizio di buttare giù gli oggetti dalle mensole o perchè mi fai la pipì fuori dalla cassettina, o perchè attenti puntualmente al mio cibo quando è qualcosa di cui sei ghiotto. Però sono stata felicissima di vedere che eri tornato a dormire con me quando era settimane che non lo facevi, mi beo nel sentirti fare le fusa, e adoro il tuo pelo così morbido, il tuo profumo e il tuo calore. Adoro anche il tuo essere un delizioso commediante quando devi fare i tuoi interessi. E sei davvero perfetto in questo. Per me ogni giorno con te è la mia personale festa del gatto.

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