A volte Birillo mi stupisce. Mi chiedo ma stando così non gli andrà il sangue al cervello? Comunque lo vede ritratto qui nel vano tentativo di rinfrescarsi dal caldo. Neanche troppo vano visto che quello era l’unico punto della stanza in cui spirava una certa arietta. I gatti sono furbi e le sanno veramente tutte. Oggi ho dovuto fare la guerra con lui per salvare dei poveri e innocenti asparagi bolliti. Lui ne è letteralmente ghiotto, quando era più piccolo se li andava a rubare dal piatto. E le urla di mia madre che partivano. Sorrido. Mi sto facendo una cura particolare a base di musica, la mia unica grande amica. Alla fine ho deciso che il libro di Volo lo finisco anche perchè non è poi così triste come dice una mia amica e perchè è un racconto di vita e di un amore. Penso a quel mio amico che adesso si trova in Grecia e spero per lui che abbia lasciato il vecchio e solito se stesso qui in Italia e che riesca a divertirsi. Penso che sabato prossimo mi ritroverò in quel di Brescia a trovare un’altro amico e sarà una gioia per il cuore. E poi chissà ancora…
E’ bellissimo il tuo gatto! 🙂 Non ho letto nulla di Fabio Volo, quindi non mi sento di giudicare. Però se scrive come conduce, non dev’essere un granchè! Ciao.
Ne parlo nel prossimo post.
Quale stai leggendo? Volo triste.. racconta la vita e certamente capitano momenti in cui ci sia da riflettere ma proprio triste non mi pare anzi t’accende la speranza e la voglia di fare.. buttarlo per questo motivo consiglio solo la lettura del grandioso Giobbe Covatta.. ridere ok ma non sapersi emozionare con un libro o un film o una canzone è un grande limite..
Brescia? Allora ti vedrò da ‘ste parti eheh ciao ciao!
Oh beh l’unico libro di Volo che ho letto mi ha buttato in una depressione tale che è stato uno dei pochi libri che io abbia mai buttato nella raccolta differenziata della carta straccia. Se ha migiorato il tiro buon per lui e per te 😉