Eternità

Quest’opera di Jakob Böhme che vedete qui raffigurata, cliccate sul nome per sapere chi è, è nella copertina del libro che sto leggendo adesso ossia Storia dell’eternità di J.L. Borges. Per darvi una piccola idea vi cito le note di copertina: “Nel 1936, quando scrisse la Storia dell’eternità, Borges lavorava in una biblioteca rionale dimenticata in un quartiere periferico di Buenos Aires, dove la topografia ortogonale della capitale argentina si frastagliava in terreni incolti e officine e ortaglie, e dove il tempo sembrava non passare mai. Fu in quel periodo che si delinearono nella sua opera i tratti che oggi chiunque definirebbe, a colpo sicuro, borgesiani, e in primo luogo l’inclinazione a considerare tutto come materiale letterario. Così, per esempio, teologia e metafisica potevano diventare ai suoi occhi cronache della vita di un personaggio chiamato eternità, del quale egli si proponeva di restituire, attraverso episodi ben vagliati, alcune delle fasi che punteggiavano una vita infinita. Senza impedirsi, comunque, di accostare queste storie a divagazioni sulla metafora, sui traduttori delle Mille e una notte e sull’arte dell’insulto. Tale procedimento, usato da Borges con discrezione e ironia, ha una straordinaria forza dissestante, nel senso che scalza ogni affermazione dal suo piedistallo di pretesa realtà, come se la realtà stessa non fosse che un genere letterario. E nel contempo ci introduce a un nuovo genere, di cui Borges seppe essere, per un paradosso a lui congeniale, insieme il fondatore e l’epigono.” Insomma lui ricorre alle sue conoscenze di filosofia e teologia per tentare di spiegare qualcosa di inspiegabile come l’eternità. E mi/vi chiedo: cos’è l’eternità? Esiste? Datemi la vostra definizione. 

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

5 Risposte a “Eternità”

  1. Non c’è stato inizio, semplicemente è, senza alcun inizio e fine. Sono queste parole vuote e senza significato; eternità è tutto e sempre. Cioè tutto, tutto ciò,e quant’altro la nostra mente può concepire è già accaduto infinite volte e infinite volte accadrà. L’universo curva e ritorna su se stesso, il tempo è immobile e infinito, i momenti sono tutti lì stabiliti e immobili.sempre crescono e con essi cresce l’universo. All’infinito.

  2. ieri ho visto un film con Robin Williams “Al di là dei sogni”. Non è un capolavoro, anzi, ma parlava di eternità. Di paradiso, di inferno.
    Io non lo so cosa c’è dopo.
    Ma vorrei tanto che fosse un desiderio eterno.
    Per ottenere finalmente la felicità che ci spetta.

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