Equivoci


A volte penso che gli autori buttino li a caso i titoli per i loro romanzi. Lo affermo maggiormente per questo "L’amore non guasta" di Jonathan Coe. Vi ricordate? I miei esordi con questo autore non sono stati felicissimi ma sono stata contenta di avergli dato una seconda possibilità. Il protagonista di questo libro si chiama Robin. Si è laureato a Cambridge ma, da più di quattro anni, sta preparando il dottorato a Coventry. Un clima di catastrofe planetaria imminente riverbera nella vita privata di Robin, nel male oscuro che lo abita e che lui abita: allude a quella tesi di cui nessuno ha mai visto un rigo e ulcera il ricordo di un amore lontano e mai dichiarato che lo tortura come il primo giorno. «Mi sento così stanco. Mi sa che sono in debito di sonno. Che devo riposarmi un po’. E mi sa anche che ho bisogno di parlare. Di vedere persone. Di levarmi da qui. Ho bisogno di stare solo. Sono spaventato. Non so quello che faccio. Non so quello che ho fatto nei giorni scorsi. Non so dove sono stato.» Questo è quello che lui dice ad un amico che gli fa visita ed è il ritratto puro della depressione. L’intero romanzo si divide tra la narrazione lineare degli eventi e i quattro racconti che Robin ha scritto in un taccuino che porta sempre con sé. C’è una commedia degli equivoci che viene portata per tutto il libro. La divergenza dei punti di vista di due persone differenti, lo stesso Robin e il suo amico Ted, sui ricordi; divergenza di visione che porta Robin ad essere indagato per un evento e non si capisce se sia avvenuto davvero, come, dove sia davvero la verità. Equivoci, differenti punti di vista, e la solita freddezza emotiva, qui necessaria a descrivere un profondo disagio interiore del protagonista, che contraddistingue l’opera di Coe. Ogni tanto sono contenta di cambiare idea soprattutto se si tratta di letture…<br />

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

8 Risposte a “Equivoci”

  1. @krishel: nella mia schiettezza da ciò che racconti direi che oltre all’amore gli manca un po’ di patata….

  2. @Laura: “A touch of love”. Immagino che tu abbia ragione, perchè alla fine è proprio quello che manca al protagonista. E non solo aggiungerei…

  3. Il titolo originale qual’è? Leggevo sul blog di una tizia che lavora in una casa editrice che troppo spesso i titoli vengono stravolti. Comunque tra quello che descrivi del libro e il titolo dirie che questo è una specie di consiglio che l’autore dà al protagonista e a tutti coloro che si ritrovano nella stessa situazione.

  4. Mi fa piacere ti sia piaciuto, ti attendono per piacerti ancora di più La banda dei brocchi e Circolo chiuso.

    Ma qual era quello che non ti era piaciuto, La famiglia Winshaw?

  5. A volte le idee che ci facciamo non sono giuste ed è bello scoprire nel nostro ripensamento delle belle novità…

    Un bacione cara spero di sentirti presto

  6. Buona giornata 🙂

    Attento! Il gatto mammone ti osserva.. non dar retta alle apparenze, credo sia un buon micione ;)))

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