Belle storie di resilienza


Ogni tanto mi piace raccontare delle belle storie. Lo vedete questo scricciolo che volteggia nell’aria qui a sinistra? Ieri sera ha dimostrato di possedere una forza immensa e di riuscire a vincere lo stesso a dispetto delle difficoltà e di una gara che sembrava perduta. Si chiamano Dan e Hao Zhang, stesso cognome ma per un caso di omonimia e quando scendono in pista per eseguire il loro esercizio sentono sul collo la tensione e la pressione esercitata dalla coppia russa, che in quel momento erano primi in classifica, e dal fatto che, se volevano sperare di ottenere la medaglia d’oro, dovevano eseguire una gara perfetta. I due cinesi cercano la concentrazione, danno il via alle note musicali e poi subito alla prima evoluzione acrobatica commettono un errore clamoroso: il gigante Hao lancia in alto la minuta Dan che inizia a girare e rigirare finché non atterra scomposta sul ghiaccio. La pattinatrice sbatte male il ginocchio e dopo una lunga e goffa scivolata finisce violentemente contro la balaustra. Le telecamere inquadrano impietose il volto della giovane pattinatrice ma è difficile capire se la tetra espressione sia dovuta al dolore per l’impatto oppure per lo sconforto di aver mandato in fumo anni e anni di sacrifici. Dan Zhao prova a rialzarsi e accenna a qualche passo di danza sui pattini, ma vacilla, sbanda: mentre Hao cerca di consolarla torna alla balaustra per chiedere consiglio al suo allenatore, che la spinge al centro della pista. Il regolamento in questi casi prevede la possibilità di una pausa di due minuti prima di riprendere il programma da dove lo si è interrotto. Il tempo scorre e Dan appare ancora bloccata dal dolore. Pian piano accade la magia, la donna riacquista sicurezza e la gara riparte, di nuovo, come se niente fosse accaduto. I due infilano numeri su numeri, uno dietro l’altro, uno più spettacolare dell’altro. Un’esecuzione splendida, macchiata solo da una piccola sbavatura sul finale. Essere riusciti a completare il programma sembra già un’impresa, ma quando sui monitor si accendono i voti della giuria si compie il miracolo: il giudizio è di 125,01 che, aggiunti ai punti ottenuti nella prima prova con il programma corto, porta la media finale a 189,73. Quanto basta per conquistare una incredibile medaglia d’argento che, per me, vale più di ogni oro.

P.s. Avreste mai detto che la vostra padrona di casa ama guardare il pattinaggio artistico? Sto aspettando con trepidazione le gare di singolo. Sperando che Mamma Rai le faccia vedere…

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

4 Risposte a “Belle storie di resilienza”

  1. Hai perfettamente ragione, ma ,

    permettimi non è argento non è oro

    è molto, molto di più, questo è l’esempio la determinazione del vero sportivo, vincere se stessi i propri limiti le proprie paure e vi assicuro non è per niente facile

    grandissima prova di coraggio e di umiltà vincente grandi per me platino.

    Ignazio.

  2. Abbiamo vissuto le tue stesse emozioni anche qui, e la brava e coraggiosa pattinatrice, ci ha fatto molta tenerezza, ma ci ha fatto capire anche cos’è la determinazione. Ciao un bacio Fiammetta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.