Alleggeriamo l'atmosfera con una poesia che ho scritto quando ero nel mio periodo Zen. Ho letto diversi libri sull'argomento e ce n'è uno che vi vorrei consigliare: "Il Tao della fisica" di F. Capra. Per me è stato illuminante nel farmi capire la differenza tra mythos e logos e che cosa realmente comportano nella vita delle menti pensanti. Ma torniamo alla mia poesia:

Exposure
"A chi serve una goccia
Se nessuno la vede cadere?
E' utile un suono
ancora in fasce
e morto inascoltato?
Ha valore un'immagine
per un'anima cieca?
Venite gente, accorrete numerosi.
Questa è la fiera delle folli questioni.
Ha senso l'universo
quando il tempo è immaginario?
E cos'è la realtà
mentre la mia mente dorme?
Soluzioni a queste ed altre domande
risiedono nella punta della criniera…" K. 14/11/99

7 Risposte a “”

  1. Era Shock the Monkey e li aveva un'altro significato. Era un'accusa nei confronti della ex moglie Jill che l'aveva appena tradito con David Lord. (Uhm non so se hai mai avuto occasione di vedere che tipo è sto uomo… bleah…)

  2. OK! Mi basta quello che hai detto!Posso solo dirti che non appartengo a quei tipi che hai elencato.Io il senso della mia esistenza l'ho trovato e conosco anche quello di tutta l'esiatenza umana. Se ci sei anche tui è meglio. Ma forse è vero che non bisogna dare le perle ai porci, come dicono non i Genesis, ma le Sacre Scritture. (senza offesa!). Tu non sei tra questi perchè non sei in grado di rivoltarti contro e divorarmi. Ne dovrai mangiare di pane duro.Ma ora basta puoi anche non replicare.Ciao ANGELO(non trovo terreno per un pacifico confronto! Nemmeno in senso ateo-scientifico).

  3. Per chiarirci (anche se so a chi ti rivolgi), chi sono quelli che vivono attendendo una catastrofe? **** Ce ne sono tanti, troppi. Ci sono quelli che stanno lavorando per l'entropia attraverso le guerre, quelli che uccidono creature innocenti, quelli che rovinano l'anima delle persone in mille e più modi. Questi vivono e pregustano la catastrofe, non vedono l'ora che accade. E poi ci sono i religiosi paracristiani quelli del tipo Testimoni di Geova, che non fanno altro che dire da che parte vorresti stare il giorno del giudizio? Uff… preferisco il qui e adesso. Sempre.Se non conosci il significato di tutta l’esistenza umana, come può giudicare, che se avverrà, questa catastrofe sarà inutile e triste? Ma allora non sai leggere: ho detto che è triste e inutile una vita spesa solo ad aspettare la catastrofe. Francamente preferirei continuare a cercare me stessa e il senso del mio esistere qui e adesso. Niente vita etena, niente vita dopo la morte. Vita. QUI. ADESSO.Tu mi rispondi a differenza di altri che mi ignorano e questo rende la tua persona superiore a molti che, forse, consideri migliore. *** Il diritto di replica a casa mia è legge sovrana e sacra. Ognuno ha diritto a una risposta se non altro il bello del blog è proprio questo: confrontare le proprie verità in pace. E serenità. E, soprattutto, abbassando il tono della voce perchè come dicono i Genesis, il mio gruppo preferito, mi fido di più di un uomo che non urla ai quattro venti cosa ha trovato…

  4. La mia non è arroganza! E’ un grido verso chi si lamenta del mondo e non riesce a capirne il senso! Se vuoi constatare e meditare le cose che ti posso dire, dimmelo! Se no! Non vorrei incappare in un’altra Fiammetta, che crede solo a ciò che vede. Io voglio solo rivelare quello che ho sentito, poi sta a voi trarre le conclusioni. Io fino ad un anno fa non riuscivo a dire nulla e mi sentivo come voi. La cosa sconcertante che riconosco in me è che dico cose che io stesso non avrei mai potuto dire. Solo se le scrivo con impeto (ahimè, anche se sembrano arroganti) riesco a capire che la provenienza non è mia. Potrà farvi sorridere, ma da tempo sono abituato a non nascondere le mie sensazioni, cercando di dire sempre la verità. Sto bene con me stesso e riesco a capire tutti! Ripeto tutti! Capire e non giustificare! Ma il discorso è lungo, preferisco chiudere la mia risposta alle tue osservazioni.Per chiarirci (anche se so a chi ti rivolgi), chi sono quelli che vivono attendendo una catastrofe?Se non conosci il significato di tutta l’esistenza umana, come può giudicare, che se avverrà, questa catastrofe sarà inutile e triste? Io non vivo in quella attesa o in un premio oltre la morte, io sento già il sapore di quanto si sta realizzando. Di me non puoi interessarti, anche se tu mi interessi, ma non dirmi che non ti interessa il capire il TUTTO. Il mondo è sempre lo stesso e non dirmi che tende al meglio. Forse la terra diventa sempre più spoglia ed infertile, ma non immagini quanto frutto è stato già raccolto. Per cosa sia veramente male e cosa sia veramente bene, forse è meglio rimandare, visto i preamboli del nostro discorso. (E’ male: uccidere cosa? – drogarsi con cosa?). Cosa vuoi dire che dipende dai suoi geni? Vuoi per caso giustificare il tutto? O comprendere il TUTTO? Sicuramente dall’albero si riconoscono i frutti e da come viene potato, ma non sempre i buoni genitori e le buone educazioni danno i frutti buoni. Forse l’ambiente pesa di più sul comportamento, ma anche questo è abbastanza relativo. Non so se riesci a seguirmi, ma voglio farti degli esempi estremi. Non ci si può nascondere nell’ignorare il perché del senso di tutto ciò giudicando chi ha almeno qualche esperienza di vita. Anche se la maggior parte dell’esperienza si acquisisce anche sulla pelle degli altri. Non posso aspettare di scampare ad una caduta dal motorino per convincermi che devo mettere il casco. Ci vorrebbero infinite vite, anche se non lo si può escludere che questo avvenga per divenire un Socrate.Quanti conoscono Socrate, studiato nei licei, e divenuti professionisti affermati stanno ben alla larga dai suoi insegnamenti. Anch’io non so nulla, ma perché sto qui a parlarti? Quale interesse ho? Potrei godermi il mio tempo per me! Il tempo dedicato è il vero tesoro! Tu mi rispondi a differenza di altri che mi ignorano e questo rende la tua persona superiore a molti che, forse, consideri migliore. Vorrei dirti tante cose e dedicare tutto il mio tempo a parlarti di cosa sono venuto a conoscenza, ma preferisco chiudere onorificando i tuoi genitori.Quello che ho detto a riguardo dei tuoi genitori è riferito alla loro bontà e amore che ti hanno donato e che sono scolpite nell’eternità. La vera morte è quando ci si dimentica di qualcuno! Loro ora vivono in te e aspettano che quel frutto che hanno cresciuto e difeso fruttifichi ancor di più. Quando si arriva alla mia condizione non c’è differenza tra morte e vita se si parla di anime che hanno amato. L’amore è eterno e la vera vita non conosce la morte.Hai parlato di Socrate e ti potrei parlare di altre Grandi Anime che sono vive in eterno.Qual è la vera morte, qual è la vera vita?Se ti ho ferita, perdonami! Ma cogli almeno il mio amore per chi temo non mi abbia compreso.Tuo ANGELO.N.B. Anche se ho detto che non voglio incappare in un'altra Fiammetta, ti assicuro che le sono riconoscente per l’attenzione ed il tempo che mi ha dedicato. Poi se abbiamo fruttificato o no. la responsabilità è personale.

  5. Invece è utile per te: serve per sfogarti per tirare fuori il tuo nero. E poi le gocce delle tue lacrime tu le vedi no? E quindi la frase che hai citato non vale.

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