Si ringrazia il 3rd eye forum per la foto.


Ho un sacco di carne al fuoco. Alla fine ce l’ho fatta a dare una parvenza di senso ai pensieri che si sono succeduti al concerto e non è stato per niente facile. Temo di aver tralasciato un casino di cose ma è difficile dare una summa di quello che ho provato. Siamo partiti alla grande un riff di chitarra poderoso di Adam et voilà Lost Keys/Rosetta Stoned. Avevo l’impressione che Keenan fosse giù di voce e invece ho dovuto ricredermi. Ha cacciato gli stessi identici urli a metà canzone come da disco senza battere ciglio. La band ha appena iniziato ed è già una gioiosa macchina da guerra. I Tool hanno deciso di trucidare emozionalmente il loro pubblico dopo Rosetta stoned di apertura abbastanza adrenalinica ecco fare la comparsa Stinkfist ed è il delirio, un boato del pubblico, non mollano la presa continuanno imperterriti a macinare note su note e a coltivare il personale muro del suono. E’ la volta di The pot. Keenan canta per buoni tre quarti del concerto con le spalle girate verso i pannelli che proiettavano di volta in volta o i video delle canzoni o immagini create appositamente per il set. Il motivo? Pare una sua reazione ai continui colpi di flash di chi, tra il pubblico,cercava di immortalare lo spettacolo.  Splendide Forty Six & 2, il pubblico cantava all’unisono, e Jambi. Ecco dovrei spendere una parola in più per questa canzone e in negativo: eseguita bene, con la potenza dovuta, cantata senza sbavature ma non mi ha preso per niente. Niente emozioni. C’è da dire che è l’unica canzone di 10,000 days che non riesco ad apprezzare appieno. Si continua con Schism il vero e proprio tour de force. Non è un concerto è una vera e propria guerra emotiva. A metà canzone la musica rallenta di velocità e potenza e sembra che ci sia qualcosa che non va, il suono della chitarra di Adam esce fuori troppo distorto ma riescono comunque a riprendere il tutto. Hanno allungato di brutto l’istante di questa canzone che amo alla follia, che mi fa sussultare di più. Da paura.  Ancora effetti sonori creati sia con chitara che con tastiere, non si capisce bene dove vogliano andare a parare e poi all’improvviso le note di Intension, non eseguita per intero. Oddea, no, non posso crederci, la fanno. La fanno. FANNO RIGHT IN TWO!! Oh Dea hai ascoltato le mie preghiere di una settimana. Ho cantato la canzone come se da questo dipendesse la mia sopravvivenza. Il brano è stato eseguito splendidamente, senza sbavature e sono riuscita persino a capire il pezzo del testo che ancora mi era un pò oscuro. Dopo questa parte una lunga introduzione sempre fatta con interazione tra chitarra e tastiera ed è la volta di Sober. Bella non c’è che dire, eseguita bene ma dopo la mazzata emotiva di Right in two c’è voluto per riprendermi un pochino. Pensavo che la storia fosse finita li e che non ci potessero essere altre batoste emozionali e mi sbagliavo: arriva Lateralus. E ho rischiato seriamente di cadere in trance. Le immagini ipnotiche mostrano l’uomo al risveglio della kundalini e quando arriva il momento in cui suonano la parte “Spiral out, keep going” girava forte la testa come se fossimo davvero parte della spirale che gira. Piccola pausa, i Tool vengono avanti, si siedono per riposare. Keenan mette una mano all’orecchio come per incitare il pubblico a fare casino, cosa che non si è fatta attendere molto. Parte il bis ed è Vicarious che dal vivo è ancora meglio che su disco, ancora più potente. E poi “Some say the end is near..” Aenima! Splendida, potenza allo stato puro. Insomma un vero e proprio spettacolo.<br />Considerazioni a parte: il suono non era pulito al cento percento anzi a volte il basso rimbombava troppo. E una mia riflessione: come mai si esegue quello che dovrebbe essere il primo singolo del disco, Vicarious, solo al bis? Cosa dovrebbe farmi pensare che non ci credono molto? Ancora ora dall’uscita del disco manca il video. E se fosse che non è questo il primo singolo del disco? Se fosse che ci stanno preparando una vera e propria sorpresa? Who Knows? Alla fine ero stanca, stremata e strafelice. Una serata splendida. Grazie mille Maynard, Adam, Danny, Justin. Grazie di cuore.

Dovrei anche parlarvi di una ricorrenza che si svolge oggi ma non ce la faccio proprio. Ve ne parlo domani. Intanto però auguro un buon Solstizio d’estate a tutte le mie sorelle.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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