L’evento di giovedì mi ha portato ad una riflessione dalle tinte tristi. Sto capendo più ora mia madre di quando non facessi quando era viva. Alla fine sono una persona dannatamente apprensiva, soprattutto con le persone che amo. E questo non è un bene perchè so cosa vuol dire viverlo dall’altra parte, essere il soggetto delle apprensioni altrui. Capisco ora cosa ha provato per noi figli, il perchè delle sue paure. Sapevo che era per amore, ma una cosa è sapere in maniera razionale e ben altra cosa è conoscere perchè l’hai provato sulla tua pelle. E mi spiace che lei non sia più viva perchè mi piacerebbe poterglielo dire e poterle dire scusa per ogni volta che mi sono arrabbiata o mi sono sentita soffocata dalle sue apprensioni. Ho capito ora che era il suo modo per esprimere l’infinito amore che aveva per noi.
P.S. Qualcuno sa quando smetterò di starci così male per la sua morte? C’è un momento in cui il dolore finalmente lascia il posto alla rassegnazione? Se si, ditemelo.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

5 Risposte a “”

  1. ciao,sono simona,mi hai scritto al mio indirizzo mail.leggendo questo post mi viene da dirti che ti capisco.pure io ho una madre apprensiva,pure io sono insofferente e a mia volta apprensiva xò con chi amo,anche se cerco di nn soffocare le xsone perchè”se ami qualcuno,lascialo libero”,diceva sting in una canzone.nn ti devi torturare coi sensi di colpa,ognuno è come è,e lei lo sapeva che le volevi bene,certe cose si capiscono anche senza dirsele.nn so quando passerà questo dolore,ma so che passerà e lascerà sposto alla dolcezza del ricordo,ogni tanto piangerai ancora ma sorriderai anche,ne sono sicura.forza!con affetto,simona.

  2. Purtroppo quel dolore non passa mai, tesoro. Col tempo si attutisce, nel senso che lo “senti” meno. Ma basta una piccola cosa, un profumo, una canzone, un’immagine a risvegliarlo. Perché è un dolore viscerale, come viscerale è il rapporto madre-figli.
    Se può consolarti però, sappi che più passerà il tempo più sentirai tua madre vicina “materialmente” a te; come se fosse nell’altra stanza. Un dialogo continuo anche se silenzioso. Una forza serena in più per te.
    Ti abbraccio forte forte, bimba dolce. :-*

  3. Sorella mia…leggere le tue parole
    è stato come vedere i miei pensieri
    scritti sul monitor…

    Mi affliggeva uno stupido rancore
    ero presa da falsi problemi, futili;
    leggerti mi ha risvegliata da questo torpore superficiale e vuoto.

    Non so dirti quando smetterà il dolore che provi per la morte di tua madre, forse mai, forse imparerai a conviverci; io l’ho fatto per mia nonna, anche se so non essere la stessa cosa…
    ma per me è stata una mamma, un’amica, una guida, la luce della mia infanzia e della mia adolescenza
    e non averla più qui mi dà ancora oggi una fitta al cuore.
    Ma il dolore per averla persa, lentamente,
    ha fatto spazio alla gratitudine per averla avuta…
    Spero che un giorno
    tu possa sorridere
    pensando a tua madre
    e a tutto l’amore che ti ha regalato.
    Ti abbraccio forte forte
    Tua Tis

  4. Anche se non c’è più li con te, è il tuo cuore che può parlare alla sua anima…
    Lei lo sapeva e lo sa tutt’ora che la ribellione fa parte dei figli e l’apprensione delle madri protettive…
    L’ho provata la ribellione e la provo tutt’ora a volte, con mia madre che anche se è grandicella non si stancherà mai di andare in pensione come tale…Quando lo farà so già che accadrà quando non ci sarà più.
    …Perciò anche se non ho vissuto ancora la perdita di uno di loro ti capisco e ti sono vicina…
    Presto il dolore verrà sostituito dalla rassegnazione stai tranquilla. Prova a ricordare tutti i momenti in cui siete state bene insieme e l’angoscia pian piano svanirà…
    T.V.Bene!!

  5. non puoi continuare a tormentarti con i sensi di colpa e i se e i ma.
    Purtroppo la gente muore… Probabilmente non posso capire appieno, perchè non mi affeziono più di tanto alle persone…
    Però ho sofferto anche io per una morte di un mio carissimo amico. Per un po’ di mesi ho continuato a giocare con la dietrologia, il “revisionismo” dei sentimenti..
    Poi ho smesso. Era stupido continuare…

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