All right now. Picture this if you will…(mamma non riesco a tradurtelo bene) Ok va bene, ora vi rendo l’idea di quello che è successo ieri. Mettete una giornata diversa, la tensione e l’eccitazione per un concerto che già dalle voci si  preannunciava grandioso. Il tragitto in macchina, le cazzate sparate, la nebbia, aver mancato la strada giusta per un soffio. E poi arriviamo al Mazda Palace. E li già un mio picccolo sogno si realizza: da fuori si sente chiaramente il soundcheck dei Tool: Stinkfist, l’assolo di Jambi di Adam, mi è sembrato persino di sentire il giro di Reflection, ma non ne sono sicura. Si aprono i cancelli e si entra. Non ancora, non ci siamo ancora. Parte a sorpresa il concerto dei Mastodon. Non male, ma ero li per i Tool, ho avvertito la “sindrome della band spalla” ossia non vedevo l’ora che finissero. Ci siamo. Ci siamo! Arrivano sul palco, il boato del pubblico e partono le note di Stinkfist. Maynard con la sua maschera a gas, la pettinatura e i jeans sembra un alieno sbarcato da chissà quale pianeta. Ho la netta sensazione che sia Adam che Maynard siano in difficoltà, impressione per altro confermata nella successiva The Pot, dove lo sciamano ci pianta una delle sue classiche stecche recuperata a metà.Parte 46 & 2 e l’atmosfera comincia a scaldarsi. Grazie alle immagini proiettate sui teli dietro il gruppo ormai è chiaro a cosa si riferisce la canzone. E li per li non ho pensato a delle considerazioni che mi sono venute in mente adesso, a mente quasi lucida di cui vi parlerò più avanti. Mi sono riconciliata con Jambi. E’ una splendida canzone e non l’avevo capita. Tra potenza sonora, cantato e immagini avevo caldo. Mi sembrava di stare dentro una fornace. Inoltre c’è sempre quell’immagine di donna con la fiamma sul terzo occhio che mi lascia basita. Ho sempre la sensazione di aver già vissuto quell’immagine ma non riesco a capire come e perchè. Arriva Schism.. è la mia impressione o l’hanno abbassata di un tono? Mah. Però poi quando si arriva alla parte che mi fa sussultare, mi fa volare di brutto: l’assolo di Adam prima accelerato e poi rallentato. Una mazzata.E come per magia tutte le difficoltà di prima sembrano svanite, tutto ritorna a essere come deve. Lost Keys e Rosetta Stoned quasi annunciate in sordina e parole, musica, immagini hanno la capacità di trasportarti nella mente di un uomo e della sua esperienza ai confini della realtà. Alieni, pianeti, simboli esoterici… Tregua! Chiedo una tregua emotiva che arriva con Swamp song. Bella per carità ma ha la stessa funzione di Sober per il concerto di Milano. Si riparte.<br />
LA TE RA LUS! Un’emozione fisica e psicologica unica, irripetibile da livelli siderali. Il capolavoro assoluto. Rende dieci cento mille volte meglio che su disco. La sua forza è nel cantato di Maynard, nel suono possente di Danny e di Justin, nelle rifiniture di Adam. Una macchina compatta e perfetta. L’uomo al suo risveglio totale, i giochi di luce… ero lì e non ero li. Non posso spiegarvelo, lo dovete provare per capire. Una questione tra i Tool e me. Vicarious è una bomba dal vivo. Molto bella, adrenalina e rabbia allo stato puro. Mi piacerebbe che qualcuno mi confermasse le mie impressioni: ma quello che abbiamo visto proiettato era il video? A me così pareva. Chissà.

Aenima e si torna a casa. Cavoli è già finito? No. Sensazione dolce e amara allo stesso tempo. Aenima è una di quelle canzoni che adoro: per come inizia: Some says the end is near, l’apocalisse evocata e invocata da tutti noi con il cuore e l’anima.  Esecuzione perfetta, potentissima. Canzone dal piglio davvero malevolo.

“Thank you for coming down tonight, see you next summer”. (Grazie per essere intervenuti stasera, arrivederci in estate)

Ancora mille grazie a Danny, Adam, Maynard, Justin. Grazie per la serata.

P.S. Forse ce l’ho fatta, forse ho dimenticato qualcosa. Per gli overthinking ne parlo domani, adesso sono esausta. Tanto quanto lo ero ieri sera…

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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