Zzz…


Quando non si trovano immagini i gatti sono perfetti alla bisogna. Sto cercando una dea acquatica per fare il cambio di template ma la cosa si dimostra più dura del previsto. Altresi sto lavorando su uno sfondo viola. Per cui potrei anche tralasciare il progetto Dea d’acqua e passare ad altro. Vedremo. Sono bloccata in ufficio fino alle cinque per via dello sciopero dei mezzi pubblici. Comunque faccio una sortita fuori tra pochi minuti per vedere se ho culo di trovare almeno un bus che va in rimessa a Sampierdarena. Non sarebbe male e poi andrei a piedi. So quello che state per dire: ma prendersi la patente? Eh qualche volta me lo dico anche io. Andiamo avanti. Comunque sto cercando disperatamente un’indizio per cambiare aspetto alla mia casa, qualcosa di assolutamente personale ma non ho trovato nulla finora che mi ispiri davvero. Ho pronto già fatto un test che ve lo farò leggere non appena mi gira. Ma sapete cosa c’è preferisco di gran lunga questi post, stile flusso di coscienza, in cui vi riverso esattamente quello che penso.Poveri voi che dovete leggere le mie baggianate. Ieri mattina stavo vedendo su Rai tre un programma che si chiama "La storia siamo noi" e stava parlando di Enzo Tortora e di Portobello. Sono una della generazione che sa cosa vuol dire questa parola e si ricorda che tipo di programma fosse. Mi ha fatto impressione che Bonolis intervistato dicesse che era una televisione diversa, un modo di condurre diverso:  più pacato, più gentile, davvero interessato alle storie da raccontare e non alla ricerca dell’emozione forte e cruda e del sensazionalismo. Non cinica. Per chi non ha potuto vederlo, per chi non c’era: Portobello. Nello special Minoli chiede alla figlia di Tortora, se è possibile far tornare un programma del genere adesso. Lei ha risposto: se ne può parlare. Spero non venga mai fatto. Perchè non è un programma adatto per la televisione di oggi. Temo che ne verrebbe fuori male, invecchiato oppure semplicemente stravolto.