What else?



Si ringrazia muszka per la splendida immagine.

Nessuno prevedeva quando sarebbe durato a lungo il viaggio. Nemmeno la viaggiatrice silente lo sapeva. Era partita una mattina in un giorno qualunque. Non immaginava che non sarebbe mai più tornata a casa.  E ancora ci pensa di tanto in tanto a casa. Ma alla fine cos’era davvero? Era la sensazione di appartenere a un luogo, a delle persone che la accoglievano a braccia aperte, la sensazione di essere accolta per ciò che era, la sensazione di un porto sicuro contro le intemperie. Ormai quasi non ricorda più quel luogo, quel tempo in cui tutto era più tranquillo e sereno. Sorride la viaggiatrice silente a pensare a quei giorni, sorride a pensare a quanta strada aveva fatto fino ad ora e a quante cose aveva visto. E’ un sorriso mesto il suo di una creatura solitaria e silenziosa. Nei suoi viaggi ha imparato a osservare dalla distanza, il suo sguardo ha solcato mille mari e mille dimensioni senza mai trovare un posto da chiamare casa. Ancora lunga è la strada da fare e la viaggiatrice dispera di trovare ciò che cerca. Ma alla fine è davvero così importante?

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

Una risposta a “What else?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.