Come al solito mi tocca mettere la copertina della versione originale. Pazienza. Sto leggendo questo piccolo gioiello di Fannie Flagg: Pomodori verdi fritti alla fermata di Whistle stop. Apprezzate lo sforzo di memoria che ho fatto nel ricordarmi il titolo per intero. E’ un gioiellino, nulla a che vedere con il film. Perchè se il film è carino, e ce lo ricordiamo solo per un episodio, il libro rimarrà per molto tempo nel mio cuore per tanti piccoli particolari. La storia parla di una piccola comunità, semplice, genuina, che negli anni ’20 – ’30 vive in un paesello sperduto della campagna dell’Alabama a Whistle Stop. Unico diversivo il passaggio continuo dei treni, che portano lontano, danno lavoro e possibilità di sognare. Il fulcro della vita del paese si svolge nel caffè, gestito Idgie e Ruth e intorno a loro si vedono in un arcobaleno di colori, profumi, emozioni e rumori, tutti i cittadini, bianchi e neri, ricchi e vabagondi, ai margini e perfettamente integrati. Il racconto della loro vita è tutto nei ricordi dell’ormai vecchissima Ninny Threadgoode, che dalla casa di riposo che la ospita confida ricordi, impressioni, stati d’animo e dubbi all’infelice Evelyn.Whistle Stop cambierà a 50 anni di distanza la vita di Evelyn, che troverà finalmente la pace, l’equilibrio, la forza e la determinazione di cambiare quella parte di sè che ama così poco. Mi sono fatta un’immenso favore a leggerlo, ora fate lo stesso pure voi. < br />
P.S. Avrete notato che in questi giorni sono stata assente. Semplicemente la mia vita scorre regolare, fin troppo, senza troppi sbalzi. L’unica novità è l’arrivo di un nuovo ospite peloso e miagolante nell’edificio dove abito. Birillo ovviamente ha trattato la faccenda con molta indifferenza. E giovane, si chiama Teo ed è rosso volpe con il pancino bianco. E manca poco più di un mese al concerto dei Sigur Ros. L’attesa comincia lievemente a farsi sentire e non è solo per la musica…
P.S. Avrete notato che in questi giorni sono stata assente. Semplicemente la mia vita scorre regolare, fin troppo, senza troppi sbalzi. L’unica novità è l’arrivo di un nuovo ospite peloso e miagolante nell’edificio dove abito. Birillo ovviamente ha trattato la faccenda con molta indifferenza. E giovane, si chiama Teo ed è rosso volpe con il pancino bianco. E manca poco più di un mese al concerto dei Sigur Ros. L’attesa comincia lievemente a farsi sentire e non è solo per la musica…
SAPEVO CHE L’AVRESTI ADORATO!!!
:-)))
A.
Un viaggio nei ricordi con la valigia piena zeppa di entusiasmo e soprattutto di emozioni che non vedono l’ora di uscire, prendersi per mano e danzare insieme…
Il film e’ uno dei miei preferiti…il libro devo ancora comprarlo ma e’ uno dei primi della lista! Adesso diventera’ sicuramente il primo. Se il film lo adoro il libro mi piacera’ ancora di piu’. Grazie e baci Cristy