Vero come la finzione



Harold Crick è un uomo che vive la propria esistenza attraverso i numeri. Conta le volte che muove lo spazzolino tra i denti, i passi che compie per arrivare alla fermata dell’autobus, esegue a mente calcoli impossibili e lavora come agente per l'IRS che sarebbe l'equivalente del nostro Ministero delle finanze. Avete capito bene, sto parlando di tasse. Harold è un uomo che vive prevalentemente per il suo lavoro, mai un giorno di ferie, amici solo nell'ambito nel lavoro e con le donne lo stesso. Ma la sua vita presto sta per cambiare. Una mattina, appena svegliato e pronto a svolgere il proprio lavoro, sente una voce femminile. La voce descrive i movimenti di Harold e ogni azione che compie. Contemporaneamente, una famosa romanziera in preda a un blocco creativo, sta proprio scrivendo la storia di quell’uomo qualunque. Finzione e realtà che corrono in parallelo continuamente per tutto il film. In realtà è un film sulla vita e sulla morte. Su ciò che rende la vita davvero piena e degna di essere vissuta. Facendo il suo lavoro Harold incontra Ana, una donna splendida che fa la paasticcera e vende biscotti in un piccolo locale. Mi ha colpito molto il discorso sulla sua vita e la ragione che l'ha portata ad aprire quel locale. E' la nostra ansia di lasciare un segnale nel mondo, di dire agli altri: c'è una ragione per cui esistiamo. E il film ci vuole insegnare che non è mai troppo tardi per scoprirlo. Inoltre il film ci insegna che non sono le cose eclatanti a cambiare la vita delle persone e a renderle speciali. A volte basta semplicemente una bavarese allo zenzero, o un biscotto fatto in casa e un bicchiere di latte in cui inzupparlo alla fine di una brutta giornata. Basta poco ma quel poco a volte vale più di tutto l'oro del mondo.<br />Se avete bisogno di vedere una favola questo è esattamente il film che fa per voi. Consigliato.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

3 Risposte a “Vero come la finzione”

  1. Grazie per i complimenti, Linda. Ultimamente mi ritrovo a vedere sempre più film interessanti dal mio punto di vista e mi piace condividere con gli altri quello che ne penso. Avrei potuto dire molto di più ma poi rovinavo il piacere di vederlo.

  2. Dovresti raccolgiere tutte le tue (belle) recensioni e farne un libricino… ne varrebbe la pena.
    Un bacio, Linda

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