Verdetto finale

Questa è una foto di servizio in attesa che vi metto quella vera. Allora ieri pomeriggio ho fatto una torta semplice, semplice. Gli ingredienti? Presto detto: un vasetto di yogurt, tre vasetti di farina, due di zucchero, uno di olio di semi, due uova intere,  scorsa di limone grattuggiato e lievito vanigliato. Mettete prima yogurt, zucchero e uova e montate bene il tutto. (Io l’ho fatto con un frullino elettrico molto comodo) poi aggiungete la farina e incorporatela bene nell’impasto. Subito dopo l’olio e deve essere ben ben incorporato, l’operazione richiede un pò di delicatezza all’inizio. Unite scorza di limone, mezza bustina di lievito. Imburrate la terrina, ho usato uno stampo per ciambelle, e cospargetela di farina perchè non si attacchi nella cottura. Fuoco a 180/200° gradi circa acceso un buon cinque minuti d’orologio prima di infornare e il tempo beh quello l’ho fatto a occhio con precisione non saprei dirvi. Comunque sia la sensazione mentre stavo preparando l’impasto è stata bellissima, avevo una serenità dentro davvero incredibile. Era come se non fossi io a agire ma qualcun altro, una persona diversa, più sicura dei miei mezzi, qualcuno che non aveva fatto altro che preparare torte. E il lievito non mi ha tradito stavolta. Mio fratello però mi ha fatto la sorpresa e ha portato un vassoio di pasticcini fatti da una pasticceria vicino a casa mia, che fa anche scuola di cioccolato, e che pur essendo caro fa delle vere meraviglie per il palato. Quindi ho assaggiato la torta solo stamattina per colazione. L’impasto è venuto bello morbido e al gusto è buono. Adattissimo per essere inzuppato nel caffè. Insomma verdetto finale: direi positivo. E domani, domani…Domani Bologna.

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