This blog, this place… what can I do?

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Per l’ennesima volta mi chiedo che cosa fare di questo posto. La sua versione su blogspot è stata chiusa. Non ho mai avuto un gran rapporto con quella piattaforma. Devo mettermi il cuore in pace: splinder, ma anche i suoi omologhi come iobloggo, non esistono più. In un epoca in cui la gente non legge – o se legge si limita solo le prime righe – esistono poche sparute persone che ancora si ostinano a tenere un blog. Per cosa? Non ne ho idea. E ci sono persone che si riempiono la bocca di “creazione di contenuti” gente che, secondo me, non ha vissuto davvero cosa significava avere un blog una volta e, soprattutto, che impatto poteva avere. L’immagine che vedete qui è uno screen dell’aspetto che Krishel House aveva su splinder, creato da me. L’immagine è di Zena Holloway, un’artista la cui specialità era scattare foto sott’acqua. L’effetto che si creava, molte volte, era semplicemente magnetico.
Avere un blog significava avere sin da subito un’incontro con una mente che aveva qualcosa da comunicare, attraverso immagini e parole. Ma presupponeva anche la volontà di chiunque di leggere.
Da questo punto si è passati al… ok fingiamo di avere un sito professionale dove bisogna vendere un brand e si è perso per strada l’idea dell’incontro tra menti.
Complice di questo è stato anche la difficoltà di personalizzare il proprio blog – si, ok, ti danno la possibilità di fare qualcosa – come avete visto qui – ma non è minimamente paragonabile a ciò che era possibile se conoscevi quel minimo di html che ti permetteva di capire dove poter modificare e come.
Si è aggiunto anche, come aggravante, il fatto che esistono persone che vagano per la rete alla caccia della propria vittima da svergognare pubblicamente online solo perché ha detto qualcosa che non è in linea con il proprio pensiero o con il pensiero unico imperante. E uno perde radicalmente la voglia di scrivere.
Ammetto di aver smarrito la voglia io stessa. Avrei delle cose da raccontare, alcune neanche facili ma mi ero promessa di non parlare di me stessa qui dentro e non ricomincerò a farlo. Ma cosa mi rimane?
Cosa è rimasto di quella Krishel che diciassette anni fa ha aperto Krishel House come esperimento – che ha avuto i suoi alti e adesso ha i suoi bassi? Non so, temo molto poco.
Si ok alla fine potrei tenerlo come sfogatoio. Ossia posto dove prendo appunti di cose che non finirebbero su Over There e che non debbano per forza essere formali come invece devono per quel sito.
E seguo le leggi che ho sempre seguito: immagini nel post solo se necessari, formattazione per gente che legge, non per chi non ha voglia. Alla fine sono io che leggo e non sono di certo pigra in questo.
Ho semplicemente bisogno di ricominciare a scrivere per me stessa. E se non mi legge nessuno, non importa.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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