Stripped

Quattro ragazzini di provincia, tre tastiere e un microfono sono i semplici ingredienti dell’ultimo vero big bang della storia della musica contemporanea. Estate del 1980: tutto iniziò allora, con un piccolo concerto alla Nicholas School di Basildon: da allora i Depeche Mode sono diventati "i Beatles delle produzioni indipendenti", ottenendo l’enorme successo di pubblico e di critica che dura fino a oggi. Ma la strada verso l’olimpo musicale non è stata indolore: dall’abbandono del fondatore del gruppo Vince Clarke, alla dipendenza da eroina che ha quasi ucciso il frontman, Dave Gahan, la storia dei Depeche Mode è costellata di ascese e cadute, che questa biografia definitiva del gruppo racconta con passione e puntualità. Utilizzando testimonianze e interviste inedite con Vincent Clarke e i membri della band, con produttori e musicisti, e attingendo a ogni tipo di materiale, "Stripped" tiene fede alla canzone omonima, riuscendo a mostrare i campioni del synth pop "nudi fino all’osso". Oltre che una storia della grande band, il volume offre una formidabile carrellata sulla scena musicale inglese ed è soprattutto la storia di quattro ragazzi il cui trionfale successo, da "Personal Jesus" a "Enjoy the Silence", ha sempre avuto a che fare con l’autenticità.  Ci sono due unici nei in questa storia. Il primo: mi sembra che l’autore tiri un po’ troppo via la narrazione del periodo di Ultra. Secondo me era possibile dire molto di più, c’era molta carne al fuoco, cose non raccontate del periodo. Sembra quasi che all’autore non sia piaciuto Ultra e quindi per quello lo penalizza. Non sarebbe la prima volta che accade. Secondo punto neo: la storia si ferma al 2003. Ossia quando esce Paper Monsters e quando ancora non si sapeva se sarebbe uscito un altro disco a nome Depeche Mode, cosa che invece è accaduto con Playing the Angel. A questo punto mi piacerebbe molto prima o poi uscisse una versione aggiornata con gli ultimi eventi ma so che sogno troppo. A parte questo il libro è ben fatto descrive molto bene le luci e le ombre di questo gruppo attraverso la loro carriera quasi trentennale.  E’ servito a chiarirmi delle idee che avevo, per esempio su Exciter e, in particolare su The dead of night. Ormai conosco abbastanza la voce di Dave Gahan da capire quando sta scherzando e si sta prendendo in giro. Se amate questo gruppo e volete saperne di più sulla loro storia direi che questo libro è decisamente consigliato.

3 Risposte a “Stripped”

  1. Coelho non mi piace, ma grandissima la July! Spero ti piacerà, è di una delicatezza incredibile. Se non l'hai mai visto, ti consiglio tantissimo anche il suo film: me and you and everyone we know (penso abbia questo titolo anche in italiano). Io l'adoro. 🙂

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