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Sono appena tornata dalla cena e nella mia mente si accavallano un sacco di sensazioni contrastanti. Per alcuni motivi che non vi sto a spiegare alla fine è saltata la presenza di Davide. Se sentite un urlo di giubilo, non vi preoccupate, è il mio caro e dolce fratellino che sta festeggiando. La serata è trascorsa tranquilla e serena e ho potuto osservarmi da un punto di vista inconsueto in mezzo a perfetti sconosciuti. Di fatto conoscevo, si fa per dire perchè quanto si può conoscere una persona attraverso quello che scrive?, solo Whitecoma e Placida Signora. Il resto della ciurma mi era ignoto. Bella serata, fatta di risate, di pezzi di vita rubati da un orecchio, il mio, sempre vagamente attento e di discussioni che ha per caso sfiorato il mio cervello. Si è parlato di blog, di accessi, di modi per fare incrementare il traffico, di classifiche, di interi spaccati di vita trascorsi in amicizia, bevute, concerti e quant’altro. Dopo la cena siamo andati a finire, un gruppetto minimo, a bere un drink ad un locale nei vicoli dal nome strano che non ricordo, volete troppo dalla sottoscritta a quest’ora di notte. E grazie alla Dea questa esperienza ho potuta farla da sola. Ora è tardi e me ne vado a dormire aspettando di vedere se il fotografo ufficiale dell’evento è riuscito a compiere il miracolo: ossia a rendere passabile la mia faccia.<br />P.S. Silentman grazie. Il fatto di dover spiegare la mia fede, e il mio modo di viverla, a qualcuno che ne è completamente fuori la rende più chiara a me stessa. Grazie per la bella chiacchierata fatta in macchina.