Siamo nei guai


No, non vi spaventate, non è successo nulla. In realtà il titolo che ho messo è del libro che ho finito di leggere stamattina. Si chiama "Siamo nei guai" ed è di Christopher Coake. E’ il suo primo libro e ho saputo che sta lavorando su una nuova opera ambientata nell’800. Sarò curiosa di leggere per vedere se lo stile è rimasto tale nel tempo. In realtà questo libro è una raccolta di racconti in cui fa da comune denominatore la morte o, semplicemente, la caducità dell’essere umano. I personaggi sono così vivi, così realistici. Puoi immergerti nella loro realtà, capire le loro riflessioni e le loro conclusioni. Il tutto è descritto con una sobrietà stilistica davvero impareggiabile, notevole in un esordiente. E questo scrittore ha un mentore di eccezione anche se a dir la verità è stato proprio il titolo ad attirarmi verso il libro. Chi è il suo mentore? Lo conoscete, ne ho parlato due giorni fa… A chi chiederà del mio tesoro: Non è guarito del tutto ma sembra stare un pò meglio. Stamattina mi sono alzata presto per dargli le medicine e, guardando da lontano i miei gesti mentre la preparavo, ho riconosciuto l’esperienza di 18 anni vissuti a contatto con mia madre e la sua malattia. E ho capito che quella non si cancella, rimane li sopita pronta a riattivarsi alla bisogna. Mi sono resa conto che io ho vissuto come "normalità" qualcosa che a pensarci bene proprio normale non è, e ce l’ho fatta. Certo ho delle cicatrici dentro. Ma chi non le avrebbe al mio posto?

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

Una risposta a “Siamo nei guai”

  1. Mi dispiace per ciò che hai vissuto, in un’età in cui la maggior parte dei giovani vorrebbe solo esser spensierata.

    Sicuramente sei cresciuta molto più in fretta rispetto agli altri e da questo deriva la saggezza che con il tempo ha arricchito la tua anima, credo già di suo molto profonda.

    E’ inevitabile che tutto questo ti abbia lasciato delle cicatrici, che non sono come quelle del corpo: le ferite del cuore non si rimarginano così in fretta e non scompaiono mai del tutto…

    Eppure devi essere felice di come tu sia riuscita ad andare avanti, per tua madre e per te stessa…

    Ti mando un abbraccio…

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