Recensioni minime libri

Ormai lo sapete. Quando leggo libri o ascolto dischi in quantità tale che non riesco a farci una recensione sincola ricorro a quelle cumulative. Inoltre nel caso di questi libri sinceramente non è proprio il caso. Ok iniziamo:

Dean Koontz Io & Trixie. Il sospetto che sia nato per calcare l’onda dei famosi libri come quello su Dewey un po’ ti viene. Però si tratta di uno degli autori che amo di più attualmente e avere comunque la possibilità di sbirciare la sua vita al di la dei libri non è da prendere sottogamba. In realtà quella di Trixie è una storia speciale di amicizia tra l’autore e la sua fedele amica pelosa di razza Golden Retriever. Chi conosce questo autore si è imbattuto spesso in personaggi o che hanno questo cane, oppure in cui è il cane a essere protagonista. Dopo che hai letto questo libro capisci perchè. Consigliato a tutti gli amanti degli animali.

Carlos Ruiz Zafón Le luci di settembre.
Francia, anni Trenta. Armand Sauvelle muore all’improvviso, lasciando la moglie Simone e i due figli, Irene e Dorian, a sopravvivere in gravi condizioni economiche. Simone, tormentata dai creditori, inizia a lavorare come insegnante e perfino la piccola Irene è costretta ad ingegnarsi per guadagnare qualcosa.
Finalmente nell’estate del 1937 si presenta una buona occasione: a Simone viene offerto un posto di lavoro come governante nell’abitazione del ricco Lazarus Jann, noto ingegnere e proprietario di una fabbrica di giocattoli. La famiglia Sauvelle si trasferisce dunque nel piccolo paese di Baia Azzurra, sulle coste della Normandia, dove si trova Cravenmoore. (trama tratta da Wikipedia) Il problema di questo autore? Inizia sempre in maniera troppo lenta e poi fa accadere tutto negli ultimi secondi. L’elemento perturbatore che doveva essere inquietante non funziona. E poi scusami tesoro hai mai visto Doctor Who? Vuoi che non ci mettiamo in allarme quando sentiamo parlare di angeli? – don’t blink  questa la capiranno solo i fan del dottore –
Andrea De Carlo I veri nomi.  È la storia di due amici, Alberto e Raimondo, che per sfuggire alla noia e alla mancanza di prospettive delle loro esistenze da giovani milanesi senza una vera occupazione, si inventano una serie di interviste con alcuni famosissimi personaggi della scena rock, e riescono a venderle a uno sprovveduto quanto presuntuoso editore. Da qui nascono anche le occasioni per diversi viaggi. Anche se c’è una storia in realtà non si tratta di un racconto lineare ma spesso è intervallato anche dalla corrispondenza tra i due. Sinceramente non posso dire se mi è piaciuto oppure no. 
Ian McEwan L’inventori di sogni. Questo lo sto ancora leggendo ma posso già farvi una minima recensione. Il protagonista è Peter Fortune, un bambino che ha una particolare tendenza: quella di fare sogni ad occhi aperti. Il libro vuole semplicemente raccontare questi sogni. Però ecco più di una volta ho pensato che non funzionasse molto. Non si capisce qual’è il target delle storie: se è per i bambini, non funziona, se è per gli adulti che vogliono tornare bambini o che sperano di capirne di più il loro mondo secondo me fallisce ancora una volta. Ritorna alle tue storie adulte, ti prego.

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