Per una volta voglio essere ottimista e sperare che questo manifesto serva in qualche modo ad aiutare a combattere questa malattia. Aiutare. Sono ben conscia che problemi come questi hanno una causa e una radice che va ben al di là di una modella vista sulla passerella o del canone di bellezza sballato propinato dai media. La notizia l’ho presa dal sito della Reuters: "Il governo e le principali associazioni della moda italiana hanno diffuso oggi un "manifesto" contro l’anoressia per impedire l’impiego di adolescenti super-magre in passerella, e che chiede alle modelle di certificare il proprio stato di salute minacciando in caso contrario di non farle esibire. La carta vieta anche l’impiego di modelle minori di 16 anni, affermando che c’è il rischio di "trasmettere messaggi sbagliati alle loro coetanee della delicata fascia pre-adolescenziale". Il manifesto, che verrà firmato ufficialmente la settimana prossima, fa seguito alla diffusione crescente dei casi di anoressia tra giovani modelle, che ha portato l’opinione pubblica a chiedere una svolta al mondo della moda, per promuovere un’immagine più salutare della passerella. Nel settembre scorso la Spagna ha vietato alle modelle troppo magre di sfilare, mentre nei giorni scorsi è stato il Brasile a bandire la presenza di indossatrici troppo giovani e sotto peso, anche in seguito alla morte di una modella brasiliana per complicazioni dovute proprio all’anoressia. "Il governo e le associazioni della Moda hanno stretto un’alleanza strategica per avviare un percorso comune di lotta all’anoressia . C’è da esserne orgogliosi e desidero esprimere il mio ringraziamento per la disponibilità con cui operatori della moda hanno risposto all’appello del Governo", ha scritto il ministro per le Politiche giovanili Giovanna Melandri. Le case di moda hanno prima cercato di resistere agli appelli a seguire la strada tracciata dalla Spagna, e lo stesso Mario Boselli, presidente della Camera nazionale dell’Alta Moda aveva detto che "forse una ragazza su cento" poteva essere definita troppo magra. Ma Boselli, che rappresenta nomi importanti della moda come Armani, Versace e Prada, ha poi deciso di collaborare col ministro Melandri per codificare le regole. Il manifesto impone alle modelle di fornire un certificato medico e stabilisce che quelle con "un disturbo alimentare conclamato" non possono sfilare. Il documento "vincolante per chi lo sottoscrive", non stabilisce però sanzioni per chi viola la regole."

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