Pensieri invernali

Si ringrazia IgorLaptev per la splendida immagine

Avevo detto che non parlavo di me, ed è vero non l’ho fatto per molto tempo ma direi che forse in questo caso ne ho bisogno. Stavo per scrivere un commento a questo post di Alianorah:
C’è qualcosa di nuovo nell’aria? e poi mi sono resa conto che forse avrei fatto prima a farci un post.
La prendo alla larga. Il primo Natale che ho vissuto a Genova per me è stato come vivere una favola. Non ero preparata al dispiego di luci e di colori in cui mi sarei imbattuta. Si parla del lontano 1982 ormai e, credetemi, non ho più provato quell’incanto da parecchio tempo ormai. Dico che dentro di me sento questa festa come se fossi il Grinch e non scherzo. Non mi arriva. Proprio non riesco a farmela arrivare. Non so cosa sia successo nel frattempo: forse sono cresciuta, forse sono diventata una cinica amara disillusa o forse davvero qualcosa si è spezzato in quel lontano Natale del 2004. No chi voglio prendere in giro: era già da molto prima che non sentivo quella festa. Per me il 25 dicembre è un giorno come altri. L’unica cosa che lo rende differente è il fatto che devo preoccuparmi in anticipo di cosa fare da mangiare altrimenti rischio di non trovare quello che mi serve. E non è che io faccia chissà che luculliani cenoni, visto che siamo sempre in due e mezzo. Non mi arrivano le luci, sempre meno festose e colorate dei negozi, non mi arrivano le decorazioni, non mi arriva nemmeno le luci dell’albero che puntualmente viene fatto a casa mia, per tradizione. E’ un bell’albero, oggettivamente. E’ come se ormai da troppo tempo io abbia messo una pietra sopra a questa cosiddetta festa. Non so neanche perchè sto scrivendo sto post. Forse alla fine non è stata nemmeno una buona idea scriverlo. Ecco è iniziato dicembre, uno dei mesi dell’anno che sopporto di meno. Fate conto che non abbia detto nulla e andate avanti.

Una risposta a “Pensieri invernali”

  1. Cara un po' comprendo come ti senti, anche non riesco più a percepire più come prima questa festa. Un tempo era diverso. Credo che il natale più bello della mia vita fu quello del 1986, poi successero tante troppe cose.Però nonostante tutto sento ancora un po' di quella magia e vorrei potertela ridareTi abbraccio forte cara

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