Parabole


E’ come definisco io le storie contenute in questo libro. Non si tratta altro che di parabole con protagonista la Natura. "Gli alberi raccontano storie, ma bisogna essere capaci di ascoltarle. Come Mauro Corona che in questo libro ha raccolto i racconti più belli che ha «sentito» durante le sue camminate nel silenzio delle valli e delle cime innevate. Storie che raccontano di quando il mondo era giovane, e gli animali diversi da quelli che conosciamo oggi. Scopriremo perché l’aquila non possiede più il becco diritto che la rendeva una predatrice ancora più temibile e di come siano state punite la superbia della puzzola e la crudeltà della talpa. Quarantaquattro fiabe per ragazzi e adulti, miti e leggende di un mondo semplice e affascinante. I racconti sono arricchiti da disegni ineditidell’autore." (tratto da Anobii). Come ho scritto in un commento su Anobii la semplicità a volte può sembrare infantile, invece a volte ti rende capace di andare alla vera essenza delle cose. Nonostante si tratti di parabole, di fiabe, non sono prive di spunti di riflessioni e ci offrono per traslato uno specchio sulle debolezze umane.  Cito un brano del libro che trovo estremamente significativo: «Il tarlo è un pensiero. Un pensiero fisso che alberga nella testa degli uomini fiaccandoli. E fiacca anche bambini e vecchi perchè anche loro sono preda dei pensieri fissi. Quei tarli, appunto, che non lasciano dormire di notte: l’incubo per un esame, la mancanza di lavoro, la famiglia, il pensiero dei figli, l’ansia, la paura e, peggio ancora, la gelosia, l’invidia, il rancore. Tarli che rodono l’anima riducendo la vita a una tortura.» Sappiamo tutti di cosa sta parlando vero?

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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