Open

Leggendo un post del blog di una mia cara amica sentivo che una vecchia ferita si riapriva. Quella vecchia ferita si chiama: "non mi considera nessuno". E non è vero perchè poi virtualmente ho un sacco di amici che mi vogliono bene. E sono sicura che se avessi un pochino più fiducia in me stessa e meno paura delle reazioni degli altri, dicevo, sono sicura che lo stesso spirito socievole che trovo nel conoscere nuova gente attraverso i forum e i blog l’avessi anche nella vita reale gli amici non mi mancherebbero. Ma sono chiusa. Ho paura di essere aggredita e ferita dagli altri. Ho paura di soffrire e per questo instauro dei meccanismi di protezione. Per questo preferisco di più fare amicizia solo su internet. Internet per molto tempo mi ha dato l’illusione di essere in qualche modo protetta, di non avere conseguenze, di non poter essere delusa in qualche modo. Mai come quest’anno ho sentito che qualche volta questo metodo di comunicazione è limitante perchè manca tutta una parte che è altrettanto preziosa. E’ una parte fatta di sguardi, di abbracci, di toni di voce, di sensazione a pelle, di sorrisi etc etc. Inoltre mai come quest’anno ho visto che la mia era solo un’illusione perchè ci posso essere dei momenti in cui puoi andare incontro a delusioni e a dolori, riporre la fiducia nelle persone sbagliate e non hai nemmeno la soddisfazione di avere qualcuno con cui sfogarti fisicamente, fare una scazzottata, metterti a urlare come un matto. Però la chiusura non è mai la cosa giusta. Un uomo non è un’isola e per quanto si è chiusi, per quanto il dolore possa essere grande, per quanto ci possiamo sentire fragili non dobbiamo vergognarci di questo, non dobbiamo aver paura di chiedere aiuto. Ci sono delle volte in cui bisogna andare oltre al nostro orgoglio personale e ammettere di essere deboli. Essere consapevoli di questo e saperlo ammettere a noi stessi prima che agli altri è una capacità che pochi in questo mondo hanno. Oggi mi gira così…

2 Risposte a “Open”

  1. Il proprio valore nel giudizio degli altri, scrivevo di questo qualche giorno fa….ci sono periodi in cui la solitudine non pesa, in cui si può spaccare il mondo senza aver bisogno di niente e nessuno, ci sono periodi in cui la vicinanza degli altri è fondamentale e la cerchiamo ovunque…dici bene, se si avesse la certezza che anche fuori di qui una parola detta con trasporto si potesse pronunciare, anche a uno sconosciuto, senza venire presi per pazzi o fraintesi avremmo molte più occasioni di dialogo…la consapevolezza dei propri limiti è il primo passo verso la saggezza…

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