Nuovamente la viaggiatrice silente si trova a vedere un mondo che non aveva mai conosciuto. Osserva con viva curiosità gli usi e i costumi della gente che lo popola e comprende subito quali sono le loro convenzioni. Con sommo stupore ha notato che gli abitanti si sono già abituati al loro vivere quotidiano tanto da non accorgersi della novità della sua presenza. Si accinge a lasciare quel mondo tristemente consapevole del fatto che il suo viaggio deve continuare ancora una volta. Lascia l’animata città alla ricerca della fine di quell’universo. Ha attraversato immensi oceani e ha persino scalato la vetta più alta. Si è addentrata in un folto bosco, con gioioso stupore ha ritrovato il Falco, il vecchio amico di un tempo, e si è lasciata guidare, fiduciosa. Infine, dopo un’estenuante cammino, è riuscita ad arrivare alla fine del mondo fino all’accesso ad una nuova dimensione. Apparentemente quella soglia ha un’aspetto sinistro e la luce che emana la acceca. La viaggiatrice silente comprende all’istante che il peggior nemico è proprio il suo sguardo e sorride. Saluta il suo vecchio amico, sicura che prima poi si incontreranno nuovamente. Estrae un lembo di stoffa dalla sacca, si benda gli occhi e lambisce timidamente con la mano un frammento della soglia. Una sottile energia avvolge la sua essenza segreta. Ora la viaggiatrice silente sente che è venuto il momento di continuare il suo viaggio. Il suo antico desiderio di ritrovare la strada di casa si sta affievolendo cedendo il passo a una nuova consapevolezza.

2 Risposte a “”

  1. Alla viaggiatrce silente.E' vero, non c'è peggior nemico di se stesso, ma se lo vuoi come amico c'è da lavorare, uccidere tutte le sue origini (quasi impossibile) e poi ricollocolare al giusto posto, per iniziare a vedere una nuova figura che non conoscevi…te stesso…baci figlia

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