Musica dell’anno



Ogni anno puntualmente arriva la classifica di fine anno nei forum musicali che frequento. Non si tratta solo di decidere quale è stato il disco migliore prodotto durante l’anno appena trascorso, non l’ho mai vissuto così. L’ho sempre visto come un modo per ripercorrere il mio anno in musica e vedere quale disco ha inciso di più nella mia vita di ascoltatrice e non solo. Una delle categorie proposte è: migliore canzone. E come l’anno scorso anche quest’anno ho semplicemente l’imbarazzo della scelta. Quest’anno c’è stata la splendida sorpresa di Scratch my back di Peter Gabriel. Un po’ ve l’ho pure raccontata. Tra quelle perle c’è My body is a cage. E’ la migliore del disco, quella dove Peter canta meglio. E’ un saliscendi di registri vocali differenti e dispiegati con inedita consapevolezza. Era anche l’unico pezzo di Neon Bible degli Arcade Fire che vagamente suscitava il mio interesse. A proposito degli Arcade: capitano cose strane in musica. Capita che una band che ti ha annoiato fino a quel momento se ne esca fuori con un disco tutto sommato carino. Niente di particolarmente originale, o eclatante ma ci sono un paio di pezzi molto interessanti. Molto probabilmente premierò la mia preferita del disco: We used to wait. Oltretutto per questo pezzo gli Arcade hanno fatto una cosa molto simpatica. Andate nel sito http://thewildernessdowntown.com/, digitate la vostra via di casa – o quella che volete vedere – un attimo di pazienza e potrete vedere un film sperimentale con le immagini di casa vostra studiato appositamnte per il brano. Grazie allo stesso amico a cui devo questa discussione, ho fatto una scoperta  musicale molto interessante: The national. Quest’anno sono usciti con un nuovo disco chiamato High Violet e hanno messo la perla alla fine del disco: Vanderlyle Crybaby Geeks. Io non so spiegarvi perchè mi ha catturato così tanto. Forse per la sua triste dolcezza, forse per il suo andamento ondivago. Questo pezzo ha il colore dell’autunno, il colore dei saluti che si fanno realmente, o interiormente, alle persone che hanno lasciato qualcosa dentro di noi, ma ormai non sono più nella nostra vita in un modo o nell’altro. Ha il sapore della nostalgia e del rimpianto. Quest’anno è tornato a farsi sentire Brendan Perry con il suo Ark. Quest’uomo è una sicurezza, qualsiasi cosa che fa in musica è semplicemente meravigliosa. Anche lui ha messo la vera perla alla fine del disco: The crescent. Inizia con un’incedere lento ed elegante, soffuso come la notte e si tinge di colori esotici proseguendo ad ascoltare il brano. Vi ho già parlato di Hidden lakes degli Shearwater. Che dire di più di quello che ho già detto? Si tratta di uno splendido valzer cantato da una voce intensa, espressiva come poche ho incontrato nella mia vita di ascoltatrice. Chiudete gli occhi, lasciatevi cullare, trasportare in un viaggio in cui il passato diventa presente, in cui ciò che sembrava perduto verrà ritrovato. Quest’anno ho vissuto anche il ritorno dei Massive Attack. Sinceramente parlando dopo il deludente 100th windows non mi aspettavo gran che. Di certo non sono più quelli di Mezzanine, ma hanno confezionato un disco carino con due brani folgoranti. Devo ancora decidere quale delle due mi piace di più. Non so se preferire Pray for rain, interpretato dalla splendida voce dei Tv on te radio Tunde Adebimpe; oppure Flat of the blade con la deliziosa voce di Guy Garvey degli Elbow, voce che ho imparato ad amare, tra le altre cose, perchè si ispira pesantemente a Gabriel. Vi ho già detto che adoro Mark Lanegan e che ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo con i Soulsavers? Ecco tra le mille mila partecipazioni ce n’è una che trovo particolarmente bella e intensa. Sto parlando quella fatta nell’ultimo disco degli Unkle nella canzone chiamata Another night out.  Siamo ancora a settembre, mancano ancora tre mesi alla fine dell’anno. Chissà quante canzoni mi colpiranno ancora. Non vedo l’ora di sentirle. E’ sempre una gioia quando le trovo. E come avete visto ho semplicemente l’imbarazzo della scelta…<br />

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

3 Risposte a “Musica dell’anno”

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