Musica: la rinascita di Reiko.

Shiomi Kazunori è uno psicanalista che lavora nella grande Tokyo. Il suo studio attira i clienti più disparati, ma quello di Reiko Yumikawa è il caso che riesce ad affascinarlo più di ogni altro. Reiko è una giovane donna elegante, una bellissima bambola pura e fredda che, appena giunta nello studio di Shiomi, annuncia la natura del proprio problema: non riesce a sentire la musica. Come si scoprirà più avanti nella storia in realtà per la paziente la musica è il corrispettivo simbolico dell’orgasmo e la malattia di Reiko ha radici profonde nel passato così come solo può essere per gli esseri umani. Il libro è un viaggio sia all’interno della psiche umana, e in particolare quella femminile, sia anche uno spaccato della storia della psicoanalisi di quel momento. Nonostante questo è un romanzo semplice, sembra quasi un giallo e si legge in maniera abbastanza tranquilla nonostante la tematica e le infinite ombre che l’autore tratta. L’autore ricorre a uno stratagemma abbastanza conosciuto nella letteratura: quello del manoscritto ritrovato tra le carte dello psicologo, figura realmente esistente. Tutto sommato è stata una lettura interessante.