Moon

L’energia sulla Terra non è più un problema, la Lunar ha trovato il modo di generarne in maniera pulita e non dannosa sfruttando il materiale di cui sono composte le rocce presenti sul lato oscuro della Luna. A sorvegliare il lavoro dei macchinari è stata posta una base sul satellite naturale della Terra abitata unicamente da un computer tuttofare dalla voce umana e da un uomo, solo, quasi arrivato al termine dei suoi tre lunghissimi anni di contratto e sempre più vittima degli scherzi che stanchezza e solitudine gli procurano. (Trama da Mymovie) E’ un film che attiene a piene mani nella fantascienza classica riportando temi che sono molto cari al genere. A partire dall’alenazione di un’uomo confinato per tre anni sulla Luna senza contatti immediati con il pianeta madre e con la propria famiglia; il consueto rapporto tra uomo macchina. Gerty, il robot, ricorda tanto alla mente degli spettatori il vecchio Hal 9000 di kubrickiana memoria. Altro tema importante del film è la domanda sottesa: cos’è l’uomo? Di cosa è fatta la sua vita? Cosa determina il fatto che la vita di un’uomo sia degnamente vissuta? La recitazione intensa di Sam Rockwell unita alla perfetta colonna sonora di Clint Mansell ci restituiscono un gioiellino di film purtroppo ignorato dai più. Forse la risposta a tutti gli enigmi filosofici sollevati dal film sta in questa frase:<br/>”Noi non siamo programmi, Gerty. Noi siamo persone.”

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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