Libri, che passione!


Alla fine sono arrivata anche io a iscrivermi a anobii. E’ un sito fatto appositamente per lettori e non importa come arrivate a possedere il libro, se comprato oppure preso in prestito dalla biblioteca. Quello che conta è che leggete e il commento sui libri. Il mio account? Krishel ovviamente (cliccate sul nome). Inoltre ho messo un pratico badge sul template così sapete sempre cosa sto leggendo. Facciamo un piccolo riassunto pratico. Dopo aver finito il libro di Carroll sono passata a "Le memorie dello squalo" di Steven Hall. La trama? Direttamente da anobii: "Un uomo si risveglia in una stanza senza sapere chi è. Le sole tracce di cui dispone sono un documento d’identità che gli rivela il suo nome, Eric Sanderson, e una lettera indirizzata a lui "con rammarico ma anche speranza" dal "primo Eric Sanderson", il quale gli suggerisce di contattare una certa dottoressa Randle per cominciare a capire come stanno le cose. La dottoressa (una psicologa) gli spiega che tre anni prima la sua fidanzata è morta in un tragico incidente al mare e che da allora lui ha sofferto di amnesie sempre più devastanti, una forma di reazione ritardata al trauma. La dottoressa, inoltre, gli raccomanda di non leggere nessuno dei messaggi che potrebbero arrivargli dal primo Eric, il suo sé precedente, perché rischierebbero di interferire con la sua guarigione. Ben presto gli arriva una seconda lettera che, però, lo esorta a non fidarsi della dottoressa: non è in grado di comprendere la sua situazione e di aiutarlo. Eric, disorientato, cerca di ricostruirsi una vita e si aggrappa alla quotidianità più spicciola. Ma un giorno, mentre sta guardando la tv seduto sul divano, viene attaccato da una violentissima entità che lo afferra dal basso e lo trascina in un tempestoso mare nero. Si ritrova affranto a sputare acqua sulla riva dell”idea del pavimento’: non sa come, ma – grazie a Dio – è riuscito a sfuggire ai denti della bestia. II disorientamento e il terrore a questo punto sono assoluti. Le nuove lettere che riceve gli spiegano come stanno le cose. Ha attirato l’attenzione di un Ludoviciano, o squalo concettuale, un predatore che vive nei flussi del pensiero umano e che si nutre dei ricordi delle sue vittime. Il faticoso tentativo di ricostruzione della propria identità ha attratto il pescecane proprio come sangue nell’acqua." E’ un libro non sempre di facile assimilazione e lettura. Le prime cento pagine le ho trovate sia di una difficoltà sia di una freddezza emotiva immense. Ma passate oltre quelle diventa interessante, originale e porta delle riflessioni  davvero molto gustose sul potere della parola. E voi sapete quanto sono sensibile su questo argomento.<br />
P.S. Grazie mille Willa per la dritta su anobii.