Lessons



Come vi avevo detto avevo in progetto di fare una torta alle carote. Dovete sapere che io adoro quella merendina chiamata Camille. La adoro perchè ha quel gusto particolarmente buono e la consistenza soffice, ne mangerei a chili. Volevo fare una torta che più o meno in cosistenza e gusto ci si avvicinasse. Ho seguito una ricetta trovata su internet da chi evidentemente non sa trascriverle. Non so fare da mangiare ma ho una lunga esperienza nel trascriverle. Una cosa che ho ereditato da mia madre è un’agenda dove lei ha trascritto alcune ricette che usava fare. E una di quelle le ho usate anche io. Guai chi prova a scipparmi quell’agenda, mordo.  A parte questo. Metto in pratica la ricetta e mi accorgo subito che c’è qualcosa che non quadra: la ricetta dice 4 gr di carota. Il che mi sembra assurdo visto che una carota sono una cinquantina di grammi. Comunque io per non sapere cosa fare ne metto una. Per fortuna che ho un minimo di esperienza perchè altrimenti non avrei saputo come farla. La ricetta è scritta talmente male che non si capisce come devono essere messi gli ingredienti. Comunque procedo, metto in forno e cuocio. Poi l’assaggio e… per carità al gusto è buona ma non è una torta di carota. Averci pensato prima mi accorgevo che forse sarebbe stato il caso di mettere tante carote quanto la farina. Ma ci ho pensato troppo tardi. Niente mi vieta però venerdì prossimo di tentare nuovamente la ricetta aggiungendo però il giusto quantitativo di carote. Però se non avessi provato e se non avessi sbagliato, non avrei potuto capire. Ieri pomeriggio ho scoperto che vicino a casa mia qualcuno ha i fili per ricamare a mezzo punto. Io ho ancora un quadro in sospeso, un quadro di cui parlerò solo quando sarà finito. Scoprire che vicino a casa c’è qualcuno che mi può aiutare in questo vendendomi i fili, beh, non ha prezzo.