La pioggia prima che cada



Come vi ho detto mi sto letteralmente divorando questo libro. Mancano poche pagine alla fine. Ho voluto dare una seconda possibilità a quest’autore e non me ne sono per niente pentita. “La pioggia prima che cada” si apre con una telefonata che annuncia a Gill, madre londinese di due figlie, la morte di sua zia Rosamond, ritrovata sulla sua poltrona di casa nella campagna inglese Shropshire. Di fianco alla vecchietta, deceduta con un registratore in mano, vengono rinvenute delle cassette, con la raccomandazione di farle avere ad una fantomatica Imogen. La misteriosa terza beneficiaria del testamento (oltre a Gill e suo fratello David) risulta però introvabile: non resta che ascoltare le casette. Ho sempre detto che a Coe mancava una cosa per appassionarmi sul serio:  riuscire a descrivere con sapienza e dovuto calore i sentimenti umani. Ecco in questo libro ci riesce perfettamente. E’ una storia dolente fatta di amore vissuto e negato, di genitori assenti o, peggio, che mostrano di  odiare i propri figli.  Però, però… «"Be’ a me piace la pioggia prima che cada" (cut) "Sai Thea, non esiste una cosa come la pioggia prima che cada. Deve cadere, altrimenti non è pioggia" (cut) "Certo che non esiste una cosa così" disse. "E’ proprio per questo che è la mia preferita. Qualcosa può ben farti felice, no? Anche se non è reale."» Questo passo, oltre a dare il titolo al libro, è decisamente la chiave. Non importa se quello che desideriamo, quello che ci potrebbe far felice esiste oppure no. Alla fine basta solo il desiderarlo…

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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