La bussola di Noè


«A sessant’anni Liam Pennywell – un uomo «in tono minore» con due matrimoni falliti alle spalle, tre figlie, e un unico amico – è costretto a lasciare il suo lavoro da insegnante. Di fronte alla necessità di reinventarsi una vita, decide di iniziare dalla casa e trasloca da una palazzina in centro a un triste appartamento di periferia. Dopo la prima notte, però, aggredito da un ladro, si risveglia in un letto d’ospedale. Ossessionato dalla propria incapacità di ricostruire gli eventi e il volto dell’intruso, nello studio di un neurologo incontra Eunice, una donna ingenua e spontanea, non particolarmente femminile ma dolce e paziente, molto più giovane di lui, che lo colpisce per il suo ruolo di «ricordatrice di professione »: fa da assistente a un anziano signore fungendo per lui da «memoria esterna ».<br />Attratto da quella donna e dal suo mistero, Liam comincia a frequentarla e scopre con incredulità che le giornate che aveva immaginato di dedicare a letture solitarie, sprofondato nella sua sedia a dondolo, possono riempirsi di sentimenti dimenticati, e della presenza a volte ingombrante di una famiglia chiassosa, con diciottenni iperattivi e un nipotino curioso di vedere il mondo con occhi diversi da quelli dei suoi genitori bigotti.» Trama da Liberonweb.
Anne Tyler l’ho scoperta grazie a Nick Hornby e devo dire che è sempre una sicurezza. Una sicurezza per come descrive i sentimenti. E in questo libro non è da meno. Descrive un personaggio assolutamente comune con i suoi pregi e i suoi difetti. Un uomo che in materia di relazioni interpersonali ha sicuramente tutto da imparare. E alla fine la vera chiave del libro. Dice “probabilmente io ti chiederei ma mi sono divertito?” Liam è un persionaggio assolutamente in balia degli eventi, che ha commesso degli errori senza esserne perfettamente consapevole. Le ferite, le mancanze nei confronti delle sue donne passate non sono per niente consapevoli. Si è lasciato vivere e continuerà sempre così. Alla fine accettare i propri limiti potrebbe essere una delle tante chiavi verso la felicità. Leggetelo.

4 Risposte a “La bussola di Noè”

  1. Non l'ho letto…mi piacciono le tue recensioni, Krish, fai proprio venir voglia di leggere, da come ne scrivi. Accettare i propri limiti…ecco, io, prima di accettare…esploro. Non si sa mai che i limiti non si spostino un po' più in là. Un abbraccio. Un sereno fine settimana.

  2. Non ho capito se l'hai letto e non ti è piaciuto, oppure non l'hai letto. Giuro senza polemiche. Anne Tyler ha un vero talento per descrivere i sentimenti. Le storie forse non saranno originalissime ma ha il suo tocco particolare, quel quid che me la fa amare. Non è il suo primo libro che recensisco qui dentro. Fatti un giretto alla tag libri…

  3. Onestamente, però, mi sembra una storia già vista.. sia chiaro, ormai tutto è già stato raccontato e l'artista si riconosce ora per come lo fa piuttosto che per ciò che rappresenta, ma credo che faccia parte anche dell'innovazione quel guizzo in più, quella sfumatura inattesa che dia la propria impronta al resto dell'opera…

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