I’m talking to you now.

Cercare di trovare le parole, di nuovo, e non essere sicura di riuscirci pienamente. Avete presente certe famiglie solide quando cerca di proteggere un membro in difficoltà? Ecco è la sensazione che ho avuto ieri sera con i Depeche Mode. Per quanto mi riguarda Dave Gahan non era al massimo della forma vocale ma questo non gli ha impedito di fare il suo spettacolo, di tenere il palco con la consueta energia che lo contraddistingue. La vera stella della serata però è stata Martin Gore. Martin… che dire di lui? Ha scritto forse tra le più belle canzoni di sempre e ieri sera ha brillato come non mai e non solo nei pezzi che ha cantato da solo. Insight che ti entra nelle pieghe del cuore con quel “Gotta give love” finale e lo cantavamo tutti quanti, non solo con Home commovente, perfetto anche nei gesti che faceva a mo di direttore d’orchestra. Dirigeva noi intenti a cantare la parte che, nella versione originale è suonata da un chitarra. Era perfetto con la sua chitarra. In I feel you mi hanno levato la pelle. Ci hanno dato pesante da morire, pesante rapportato a una band che si è costruita una carriera basata sull’elettronica. E ho vissuto tutto questo in mezzo alla folla, nel punto più torrido del parterre e ci siamo scatenati davvero tantissimo. A momenti mi è pure mancata l’aria. Solitamente non spendo molte parole per la band spalla ma ieri sera c’erano i Soulsavers. La cosa che mi è dispiaciuta di più è che a parte me nessuno sembrava conoscerli. Un vero peccato perchè Lanegan ha cantato davvero da dio e… beh.. ha fatto Kingdom of rain. E se è possibile dal vivo è ancora più bella che su disco. Non mi fraintendetemi ieri sera per me è stata una serata speciale e non riesco a farvi capire perchè e percome. Dovete viverlo. Nel mio angolino di stanza da cui vi scrivo, taccio, faccio partire il video che ho messo nel post e continuo a commuovermi con il cuore gonfio di tutte le emozioni che ho provato ieri sera. Grazie di esistere ragazzi. Grazie di essere quello che siete.<br/>
P.S. Se volete leggere qualcuno che invece è riuscito a raccontare quello che ho provato inutilmente… lo trovate qui.