Il bravo ragazzo

Tim è al suo solito bar quando uno sconosciuto gli mette in mano una busta e se ne va. Dentro, diecimila dollari in contanti e la foto di una bella donna con tanto di indirizzo. Poco dopo, un altro uomo gli si siede accanto e si mette a fissare la busta. Al volo Tim capisce che ha ricevuto per sbaglio la commissione per un omicidio e che quello al suo fianco è il vero killer. Se c’è una cosa che io amo di questo autore è la sua capacità di creare una storia talmente avvincente da cui non riesci a staccarti neanche sotto tortura. Ed è il caso di questo libro. C’è tutta una costante, una storia apparente ed evidente che salta agli occhi e poi una storia più nascosta, una storia che viene raccontata solo alla fine del libro. Perchè Tim non è una persona come tante altre, il suo essere un semplice muratore è una facciata, una corazza che lui stesso si è costruita addosso e che vuol mantenere a tutti i costi. Entrambe sono belle storie di umanità sana e distorta, c’è pure lo spazio per una riflessione sulla società e su come forse, alla fine, non siamo poi così liberi di scegliere.
Se amate le belle storie e amate questo autore ve lo consiglio caldamente.

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