I libri di Luca

Nel cuore di Copenaghen, c’è una libreria antiquaria con un curioso nome italiano: I libri di Luca. Quando il proprietario, Luca Campelli, muore di morte improvvisa e violenta, il negozio passa al figlio Jon, un promettente avvocato che da anni non aveva più contatti col padre. Nello scantinato della libreria, dopo il funerale, Jon apprende dal vecchio commesso Iversen un segreto: Luca era stato a capo di una Società Bibliofila e dei cosiddetti Lectores, persone dotate del particolare potere di influenzare gli altri mediante la lettura. Un giorno il negozio subisce un attentato incendiario: nella morte di Luca c’entra forse la lotta di potere all’interno della Società Bibliofila? Il compito di Jon sarà quello di venire a capo del mistero. C’è un traditore fra i Lectores? C’è qualcuno che vuole acquisire i loro eccezionali poteri? Un thriller dal ritmo serrato in cui, insieme al protagonista, il lettore potrà scoprire quante sorprese si nascondono tra le pagine di un libro. Perché ci sono libri che possono cambiare davvero la vita. (trama da ibs)

Ed è questo quello che mi ha attirato quando mi sono ritrovata tra le mani questo libro. Purtroppo però per quanto l’idea sia molto bella, affascinante e richiama uno dei miei più grandi pallini dopo la percezione del tempo, i sogni e le percezioni in genere, ossia il potere della parole, il libro fallisce totalmente la sua missione. L’autore si perde in un finale non propriamente all’altezza del resto del libro e finisce per risultare un “codice da vinci” versione bibliofila. Peccato. Ve lo consiglio solo ed esclusivamente se non avete nulla di meglio da leggere.

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