I have the touch



Si ringrazia zhanglu per la splendida immagine.

Quando ho iniziato a scrivere qui dentro ero scettica e pensavo che a nessuno potesse interessare quello che avevo da dire. In realtà mi sono resa conto che non è proprio così. Se c’è una cosa che amo del mio tenere un blog non è solo avere una finestra nel mondo, un pubblico, qualcuno che può passare di qui e leggere cosa mi interesa e le mie riflessioni sul mondo, ma anche quel sottile filo, quella sorta di feedback tra me che scrivo e chi mi legge. Sono anni che cerco in giro poesie di Anne Sexton tradotte in italiano. Se qualcuno volesse consigliarmi un testo, il migliore che c’è, gliene sarei grata. Quindi Aglaja tu non sai che felicità per me arrivare nella casa e trovare quella poesia nei commenti. Grazie, grazie di cuore. Cercando l’immagine da mettere, è una vera e propria caccia la mia, ho visto una cosa che mi ha fatto pensare a un evento buffo e dolce di Birillo. Mia sorella nel pc portatile ha uno screensaver acquario con i pesci che si muovono. Birillo l’ha visto e ha approvato il tutto: è stato una buona mezzora con lo sguardo fisso allo schermo muovendo di tanto in tanto la testa per seguire i movimenti dei pesci. Era davvero carino con lo sguardo tutto interessato. Oggi gira così.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

5 Risposte a “I have the touch”

  1. …a volte le emozioni virtuali riescono a riscaldare l’aria gelida della realtà..ed è semplicemente bello…

  2. http://www.encanta.it/poesie_racconti.html

    Krishel, il link qua sopra riporta, oltre a note biografiche, anche un piccola bibliografia di volumi di Anne Sexton usciti in Italia con la traduzione di Rosaria Lo Russo.

    Vi troverai anche un florilegio di testi di Anne, come questo che riporto qui di seguito e che amo particolarmente:

    Giovane

    Mille porte fa,

    quando ero una ragazza sola

    in una grande sala con quattro garage,

    una notte d’estate se ricordo bene,

    ero stesa sul prato

    e sotto di me, increspato il trifoglio,

    e sopra, distese, le stelle,

    e la finestra di papà, semichiusa,

    un occhio da cui passa chi dorme,

    e le assi della casa

    erano bianche e lisce come cera

    e milioni di foglie sbattevano,

    come vele sui loro strani gambi

    e i grilli ticchettavano tutti insieme

    e io, nel mio corpo nuovo fiammante,

    non ancora di donna,

    facevo domande alle stelle

    e pensavo che Dio vedesse veramente

    calore luce dipinta e gomiti

    ginocchia sogni buonanotte.

    Buonanotte anche a te, Krishel 🙂

    A.

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