Ho deciso che il post di Beltane lo rimando al 30. Cazzeggiando tra i blog linkati al mio, in totale mancanza di ispirazione, ho trovato una cosa davvero carina. Il blog è questo: http://lost-island.splinder.com/ e nel post di oggi… "Mi piace questa recensione di Up e quindi la inserisco:
E’ un disco dalle tematiche profonde: si parla dell’essere umano dalla nascita, la crescita, la vita e la morte. Racconto svolto non solo attraverso testi profondissimi ma, soprattutto, reso vivo dalla musica. Toccante, persino struggente, come racconta di come ci si sente dopo che si è persi una persona cara descritto perfettamente nel trittico No way out/I grieve/My head sounds like that. La sua opera raggiunge la vetta delle vette con Signal to noise. E’ la canzone che lui ha dedicato a Nusrat Fateh Ali Khan suo amico e voce eccezionale ma è anche una riflessione su come lasciare un segnale che possa durare e farsi sentire anche dopo di noi, anche dopo il rumore rappresentato dalla morte. E se non bastasse il tutto visionato e prodotto da Tchad Blake noto per la sua tecnica di produzione di musica binaurale che ha dato il suo tocco magico al disco rendendolo quasi come una creatura viva, che cambia ad ogni ascolto. By Darkerstar/Krishel" Grazie mille, non sai dell’enorme piacere che mi hai fatto. Darkerstar è uno dei nick con cui mi potete trovare in giro. E’ il titolo del telefilm per cui Gabriel ha composto la base musicale che poi è diventata Darkness su Up e c’è una frase in quella canzone che mi rappresenta in pieno: "Don’t mess with me my fuse is short" Non mi provocate perchè ho la miccia corta. Insomma checchè ne dicano i detrattori Up è un vero e proprio capolavoro, Peter Gabriel allo stato di grazia distillato puro a 100%. Quand’è che potremo sentire il nuovo disco? Mi sembra di essere in una vecchia pubblicità di un noto whiskey dove una tenera bottiglia chiede "sei pronto per me?". La botte risponde "è ancora presto". La bottiglia ribatte: "ma sono passati cinque anni!" e, sospirando, se ne va.