Gimp – Un anno tra apprendimento e improperi vari.

©Krishel
Ripristinando i post di questo blog mi sono resa conto di una cosa a cui non avevo pensato.
E’ passato un anno da quando, per la prima volta, mi sono imbattuta in Gimp. Per chi ancora non lo sapesse Gimp è un programma grafico gratuito che ti permette di fare alcune cose. Non è Photoshop ma, da quel poco che ho visto, è un programma di tutto rispetto. L’immagine che vi ho messo per prima, è l’ultima che ho creato nell’ordine di tempo. E mi ci sono picchiata parecchio perché sembrava non voler venire fuori. Complice la visione della bozza con un editor online mi ha fatto capire cosa c’era che non andava e ho rimediato nel programma grafico. A volte è necessario. Immagino che quei pochi che sono rimasti a leggere – sì, certo, illudiamoci – si chiederà come mai sono passata da Corel Paint Shop Pro X2 a Gimp. La motivazione è semplice: il pc da cui vi sto scrivendo ha Bodhi Linux come sistema operativo e lì gli altri programmi grafici non girano. Sso, ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco. Sarà un post pieno di immagini o quasi ma in qualche modo devo mostrarvi i miei progressi. Sono partita da cose come questa. 

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Quello che non è stato immediato per me è capire che, al contrario di Corel, l’effetto trasparenza non è dato per scontato ma devi darglielo tu aggiungendo un canale alpha dove non c’è. Però non devi se hai copiato e incollato l’immagine sul tuo foglio di lavoro. Altra cosa che ho dovuto apprendere è il fatto di pensare prima all’effetto che volevo dare e poi eseguirlo mentre con l’altro programma non dovevo farlo. Si possono fare esperimenti in Gimp ma con modalità diverse da Corel. Sono passata a questo, grazie a un tutorial trovato su youtube: Effetto disegno di GioDesign666, che mi ha illuminato parecchio sull’effetto maschera e su come potevo utilizzare i pennelli.

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Da qui c’è stata la svolta per me. Ho ritrovato quell’effetto maschera di Corel che io amavo tantissimo, che usavo come base integrante dei miei collage ma meglio in maniera più raffinata. Perché se con il primo programma dovevo cercarmi la maschera adatta per avere ciò che volevo, e non sempre si trovava, con Gimp devo cercare i pennelli e poi la regolazione dell’effetto è tutto interamente personalizzato. Ho capito quali sono i pennelli che mi piacciono. Ne ho diversi acquarellati, che simulano il tratto grafico di una matita, altri invece che hanno la griglia del computer o dei codice binario e potrei continuare all’infinito. E ci sono dei plugin molto interessanti, che ho installato, e che non vedo l’ora di poter sperimentare in qualche modo. Insomma sono partita da un “oddio non ci capisco un kaizer” a “ok, proviamo a vedere cosa succede se faccio in questo modo”. E non mi dilungherò su effetti come modificare i canali dei colori, le curve, le saturazioni e tante altre piccole cose tecniche che capirebbe solo chi fa grafica. Dopo un anno che mi ci picchio non posso dire di essere un’esperta ma neanche una neofita. I tutorial ci sono su youtube e pian piano cercherò di provarli nelle mie immagini. Quindi se volete tentare una sortita nel mondo grafico ma non avete un pc che vi supporta photoshop, mi sento di consigliare Gimp. Non è un programma user friendly – come non lo è nemmeno il programma di adobe – ma con un po’ di tentativi e aggiustamenti si possono fare cose molto carine. E io non vedo l’ora di imparare. Lo trovate qui: Gimp download.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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