Fragile come il vetro


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Capita di aggirarmi per internet e di vedere belle immagini. Le vorresti fissare nella tua casa virtuale. Ma quando si tratta di associarlo a qualcosa di scritto c’è il vuoto totale. Se mi avessero detto che nel 2009 avrei chiarito molte cose con molte persone beh non ci avrei creduto del tutto. Mi ritrovo con un pugno di mosche in mano per colpa della mia bontà e del mio essere come sono pregi e difetti compresi. E’ triste ma è così che deve andare. Mi sento più fragile del vetro e non capisco perchè, nè cosa fare per rafforzarmi.  Molto spesso mi hanno detto che questo mio atteggiamento è trioppo passivo e che dovrei reagire di più. Mi chiedo se avessi agito diversamente, se avessi reagito di più se le cose sarebbero cambiate. Certe cose purtroppo non dipendono solo da me e fanno male. Il brano che vi faccio sentire è The end dei Pearl Jam. Quando si dice una voce che rimane nel cuore nonostante gli anni che passano. E non mi sarei attaccata così tanto alla canzone se non fosse per questa chiusura che trovo molto significativa ed esemplificativa di come mi sento ora. In questo preciso momento. Per tutte le persone che hanno avuto la sventura di affezionarsi a me per un motivo o per l’altro.

My dear…
The end
comes near…
I’m here…
But not much longer.

Mio caro/Mia cara
La fine
è così vicina.
Sono qui.
Ma non per molto…

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

Una risposta a “Fragile come il vetro”

  1. Tu confondi la trasparenza con la fragilità: è un errore che ho fatto pure io. Anche i diamanti sono trasparenti…e belli duri.  

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