Estetica del rumore


Si ringrazia quatipua per la splendida immagine.

Strumenti musicali costruiti con tubi e tutto quello che può servire. Radio frequenze disturbate che diventano parte del brano stesso. Un uomo, un’animale da palcoscenico, un sopraffino teatrante e sicuramente una testa intelligente e pensante che riesce a intrattenere il suo pubblico con movenze perfette, sicure, consapevoli, naturali nel suo essere calcolate. Ecco quello che ho visto sabato sera all’Estragon di Bologna. E sono diversi i momenti che mi sono rimasti dentro nel cuore: la trance secca provata in una strana, ipnotica

Unvollstädigkeit, dal nuovo disco Alles wieder offen,  quasi irriconoscibile, 1/2 mench cantata a mo di presa in giro per il pubblico che la chiedeva a gran voce ("non capisco perchè ogni volta c’è sempre qualcuno che me la richiede"). Sabrina…ah quelle luci rosse soffuse e l’atmosfera evanescente…I wish this would be your colour…Scatenarsi al ritmo di Let’s do da da da. E altro ancora che non è possibile esprimere ma che mi resta dentro nel cuore, nell’anima. Se apprezzate la musica di questo tipo, fatevi un favore: se potete andate a vederli. E’ davvero un’esperienza unica.