Donna per caso.

Ieri pomeriggio sono stata in biblioteca a caccia di libri e quello che vedete è uno dei quattro. L’ho preso perchè mi ritrovo in certe perplessità della protagonista sulla vita in genere. La trama? Più o meno questa: Per Maria non c’è nulla di certo. La sua vita è una sequenza di episodi accidentali. L’amicizia di chi la circonda non la smuove, e non la smuovono neppure le reiterate offerte di matrimonio da parte di Ronny, innamorato devoto. Le piace vivere dentro i confini che certamente sente come il suo mondo ma che altrettanto sicuramente sa non essere prodotto di una "sua" precisa volontà. Si laurea, si sposa, ha un figlio e continua a non capire come di quegli eventi si possa dire "la mia vita". Esiste un grimaldello capace di far saltare l’apparente freddezza esistenziale di Maria? O tutto è destinato a finire com’è cominciato, vale a dire "per caso"? Coe segue il suo personaggio come un ironico entomologo, lo muove, lo interrompe, lo interroga e ne trae un memorabile ritratto femminile.
P.S. Avete un rimedio per la cervicale che non sia imbottirsi di antidolorifici? Mi sta uccidendo. Non riesco neanche più ad ascoltare la musica, casso.