Domani è il gran giorno. Domani la vostra padrona di casa fa il test d’entrata. Se siete abituati a pregare, includetemi nelle vostre preghiere per favore. Vi renderò ogni briciolo di energia positiva che mi manderete con gli interessi, grazie. Comunque è un periodo di intensa riflessione sulla mia vita, si vede che finalmente ne ho tutto il tempo. Penso di aver stupito persino la mia migliore amica in questo. Lei è empatica/simpatica come me, solo con una forza e una consapevolezza decisamente maggiori delle mie. Anche lei tiene il telefonino acceso 24 ore su 24, è sempre disponibile per tutti e mi rendo conto che molte volte ho dato per scontata la sua presenza e magari non mi sono accorta quando lei aveva davvero bisogno di me. Le ho chiesto cosa fa quando è lei ad essere in crisi, da chi va? Vorrei davvero tanto che potessi essere realmente il suo appoggio nei momenti in cui è in difficoltà perchè so fin troppo bene che graffi lascia dentro l’empatia.  Un’altra riflessione che stavo facendo è questa: anche con la mia depressione da adolescente viziata riuscivo a essere vivace, piena di voglia di scherzare, dalla curiosità viva, vitale. Vi sembrerà un esempio scemo: fino ai quindici anni ho continuato ha travestirmi a carnevale e le maschere me le inventavo di sana pianta, talvolta mettevo in croce quella povera santa di mia madre per la realizzazione della maschera. Dov’è finita quella Krishel? E se c’è ancora perchè non riesco a tirarla fuori, cos’è che la blocca? Perchè mi sono lasciata incupire così tanto dagli eventi? E poi la grande questione irrisolta della mia vita, una delle tante devo dire: capire cosa vuol dire essere una donna. Perchè finora non riesco a pensare a me come una donna, nonostante l’età, e non l’ho ancora capito.