Devo smetterla di fare le ore piccole di notte a chiacchierare con gli amici e aspettare che avvenga chissà che cosa. Poi la mattina connetto ancora meno del solito. E non è servita nemmeno la tazzina di caffè che mi sono presa stamattina, anzi, ne berrei un’altro adesso in questo momento se potessi. Quindi totalmente in coma e priva di qualsivoglia ispirazione per il blog mi dedico alle buone notizie e ce n’è una che riguarda proprio questa bevanda miracolosa: <<Caffè assolto dall’accusa di nuocere alla salute, e non per mancanze di prove. Finito più volte sul banco degli imputati, l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), in una conferenza stampa oggi a Roma, lo scagiona da ogni male, prove alla mano. Il caffè non fa male al cuore, non danneggia fegato e stomaco e non è affatto cancerogeno, assicurano i ricercatori dell’Inran. Ma anzi, vanta addirittura proprietà protettive. Una buona notizia per gli italiani che ne mandano giù 140 milioni di tazzine al giorno, stima Amleto D’Amicis, direttore dell’unità di documentazione e informazione nutrizionale dell’Inran. Innanzitutto i ricercatori, riuniti oggi a Roma, scagionano il caffè dalle accuse di incrementare morbilità e mortalità delle malattie cardiovascolare. Anche se il dibattito scientifico non è ancora concluso – spiegano – le osservazioni che abbiamo finora a disposizione indicano che, in persone sane, il consumo moderato e abituale di caffè non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, e potrebbe addirittura risultare protettivo. Sfatata anche la leggenda del caffè accendi-colesterolo. L’unica raccomandazione degli esperti è di tenere d’occhio i cucchiaini di zucchero se la glicemia è fuori controllo. Il momento del caffè, dunque, non più rito proibito ma benessere in tazzina, secondo l’Inran. Che alla bevanda nera riconosce, basandosi su studi internazionali, proprietà protettive sul fronte diabete. E non solo. Seppur occorre temporeggiare e attendere altri studi per avvalersi dei primi risultati ottenuti – puntualizza D’Amicis – pare che il caffè protegga fegato e colon dal rischio tumore.E anche le donne in dolce attesa, al contrario di quanto suggeriscono luoghi comuni, non devono privarsene. Basta limitarne un po’ il consumo – assicura Laura Rossi, ricercatrice dell’Inran – se di solito si è delle grandi consumatrici. Qualche concessione anche ai bambini. A partire dai 12 anni – secondo D’Amicis – è possibile concederne qualche goccia nel latte. Da considerare poi, che il caffè riduce la sensazione di fatica, dà energia e carica, migliora le performance sportive, aiuta a digerire e ci rende più attenti e ricettivi. Alleato, infine, anche sul fronte della bellezza. Fornisce importanti sostanze antiossidanti – spiegano gli esperti dell’Inran – e può aiutare a perdere peso. Il caffè, infatti, favorisce la termogenesi, ossia il consumo di calorie per alcune funzioni organiche, accelera il metabolismo e può favorire la diuresi con l’eliminazione delle tossine accumulate nei tessuti. Può, inoltre, avere un’azione anoressizzante, aiutando chi è a dieta ad avvertire meno la fame. Continua ad essere un sogno proibito, invece, per chi soffre di ansia e disturbi del sonno. >>

2 Risposte a “”

  1. La soluzione è dormire, come faccio io, quattro ore per notte. Prima inizi dormendo solo sei ore per quattro mesi. Poi passi a cinque per un anno e poi quattro. Dopo il primo impatto molto duro, che dura circa tre mesi, vai che è un piacere… 🙂

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