Benjamin Button



Devo ancora trovare un film di Fincher che non mi sia piaciuto. Finora tutti quelli che ho visto li ho amati all'istante e questo non fa eccezione. Il curioso caso di Benjamin Button si apre in una New Orleans alle prese con l'uragano Katrina. Una donna anziana in un letto d'ospedale, in attesa di morire, racconta alla figlia che la veglia la storia di un orologiaio che ha costruito un orologio per la stazione con le lancette dei secondi che va all'indietro. Se si potesse riavvolgere il tempo all'indietro si potrebbero far rivivere i soldati che sono morti in battaglia… questa idea fa da particolare metronomo a tutta la storia di questo personaggio singolare, Benjamin Button, che come lui stesso racconta sul suo diario, è nato in "unusual circumstances". Ben è un uomo che vive la sua vita al contrario. E' nato già vecchio nel 1918 e man mano che gli anni passano ringiovanisce sempre di più. I medici di allora gli avevano pronosticato una vita breve e con questa consapevolezza che lui vive. E' un uomo curioso, non ha paura di vivere come gli viene, senza sapere molto del mondo che lo circonda, con ingenuità, senza mostrare i segni di abitudine che spesso e volentieri ci caratterizzano. Perchè per lui effettivamente tutto è nuovo. Benjamin incontra Daisy, la donna della sua vita, quando lei è bambina e lui ancora è vecchio. Se ne innamora ma il tempo li tiene lontani. Non è mai il momento giusto. E anche quando riescono ad incontrarsi, come vi mostro nello scatto che vi ho messo, è solo per poco. Niente è destinato a durare per sempre. Lo strano caso di Benjamin Button è un lieve racconto sulla vita, sulla morte, sugli addii, sull'esperienza e sull'innocenza. Fincher decide di raccontarlo attraverso il diario di Ben, attraverso lievi istantanee a tratti delicate, colorate di seppia. Impalpabili e evanescenti della stessa pasta di cui sono fatti i ricordi. Tranquilli che non vi racconto la scena finale. Solo un particolare: che è di una bellezza, di una poesia e di un'intensità devastante.<br />

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

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