Angels of the universe.


Si ringrazia Iselilja del forum Fragile Dream per la splendida foto.

Farvi una recensione normale di questo concerto sarebbe inutile perchè non renderebbe nemmeno un unghia del tipo di esperienza che è stata. I Sigur Ros sono arrivati in quel di Roma portando le loro speciali vibrazioni. Vibrazioni di una lunghezza d’onda purissima come raramente accade nel mondo musicale. La foto che vedete li sopra è uno scatto del concerto. Sono arrivati come degli angeli sulla Terra a portare il loro personale messaggio. Diversi i momenti toccanti: Glosoli, Ny batteri (piangevo calde lacrime perchè non mi capacitavo, non speravo di sentirla dal vivo), Saeglopur. Io ero a Roma nell’auditorium ed ero ovunque nell’universo. Si procede con il concerto a macinare note su note. Un concerto particolare per me abituata a muovermi, cantare, ballare. Ci sono stati anche pezzi del nuovo disco resi meravigliosamente. Una menzione su tutti: Gobbledigook. E’ esplosiva. Jonsi ci invita ad alzarci in piedi e battere le mani con lui. Energia vitale allo stato puro, sei felice di essere vivo, felice di essere lì a poter sentire quella meraviglia. E verso la fine ci riservano il brano più letale e micidiale: Popplagið. Sono partita, ho volato così alto che ancora non riesco a capire come ho fatto a tornare cosciente. Gioco di musica, luci, voce. Un richiamo che arriva dall’altrove. A tutte le anime sensibili: fatevi questa esperienza una volta nella vita. Ne vale dannatamente la pena.

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

6 Risposte a “Angels of the universe.”

  1. sono ancora incazzata per non essere andata. miseria ladra.

    la prossima volta, solitudine e uragano non mi fermeranno.

    bell’esperienza, Kri;)

  2. Se tu ti firmassi anonimo mi farebbe molto piacere.

    Mi spiace che il tuo tormento interiore ti abbia impedito di godere di uno spettacolo così meraviglioso. Lasciati dare un consiglio non richiesto: ho attraversato anche io periodi tormentati, e chissà quanti ne devo ancora passare. Però non lascio che questi si frappongano tra Dea Musica e me. Anzi molto spesso è proprio la musica a farmi uscire da quei momenti.

    Tesoro/a ci siamo tutti dentro. Siamo tutti nella stessa barca…

  3. Avevo il biglietto Per il concerto di Milano l’ho strappato in un momento di tormento…

    Non mi sono meritato i Sigur ..

    Ma loro esistono alla grande anche senza la mia presenza e lasciano una una traccia importante un segnale che ancora si possono trasmettere emozioni in musica senza assolutamente assoggettarsi ai dettami del commerciale…

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