Questo che vedete qui accanto è il libro che sto leggendo in questo momento. Chissà che non mi possa insegnare qualcosa di più sulla femminilità in genere e, in particolare, sulla mia che da troppo tempo continuo a non considerare per niente. Forse la mia è una pia illusione ma  comunque questo libro continua a essere  un’incanto per la fantasia. Piccola recensione descrizione, trovata su internet, tanto per farvi capire di cosa stiamo parlando: Oggi le donne hanno maggiore libertà e potere, ma non sembrano particolarmente felici di tali conquiste, anzi, si sentono più sole e patiscono una straniante sofferenza psichica. La spiegazione, secondo lo psicoterapeuta Claudio Rise e il medico Moidi Paregger, va ricercata nel loro progressivo distacco dalle energie del femminile naturale, dalla donna «selvatica» che tutte hanno dentro di sé. Questo archetipo universale viene qui descritto, per la prima volta in Italia, attraverso le saghe diffuse in tutto l’arco alpino e nella mitologia nordeuropea: affascinanti racconti che hanno al centro le Beate Fanciulle del Bosco, portatrici della sapienza dei doni naturali, prodighe di sé e del proprio sapere, ma custodi del segreto della loro più profonda identità. Esse ci svelano un itinerario di autonomia femminile e al contempo di ricchezza nei rapporti affettivi, erotici e spirituali e il loro esempio può, sottolineano gli autori, darci nuova forza, permettendoci di ricondurre nella nostra esistenza la luce della natura e della spinta vitale originaria. «Il linguaggio e il comportamento della Donna Selvatica, rappresentante del mondo naturale delle abbondanze, è invece quello del darsi. È attraverso questa donazione che si manifestano le sue energie, le sue possibilità di intervento nella vita degli uomini […] La Donna Selvatica rappresenta un femminile non certo fastoso, anzi in genere essenziale, ma che da’, offre in continuazione: lavoro, cose preziose, materie prime naturali. Il suo insegnamento è che sul mondo naturale, di cui lei è espressione, si può contare all’infinito, a condizione di rispettarlo e onorarlo. »