Ci sono degli incontri davvero casuali. Un giorno parlando con un mio ex amico di penna all’improvviso mi dice: dovresti leggere il fumetto Esp.  Ho questa metta sensazione: Bianca sei tu e tu sei Bianca. E non è per la somiglianza fisica, che non c’è, è per l’anima che vi caratterizza. A proposito per chi non si è mai imbattuto in questo fumetto qui ho trovato una breve storia:

ESP significa Extra Sensorial Perception, cioè Percezione Extra-Sensoriale. Chi possiede tali poteri mentali: Bianca (e non solo). Dove vengono studiati: Dipartimento ESP , situato nelle Catacombe di Roma .
Il fumetto nasce qualche anno fa tra le pagine di Intrepido sotto il nome di Dipartimento ESP . La protagonista allora era Silvia, attorno a lei non c’erano tanti personaggi, ma questo “vagito” era talmente potente che ha portato l’idea fuori dal “tuttofumetto” facendola volare su un corpo tutto suo. ESP appunto, con personaggio principale Bianca edito dalla Universo Pubblicità s.r.l.
ESP è ambientato un po’ a Roma e un po’ in ogni luogo : in mondi in cui è possibile accedere se si ha il “potere”, ma che non sono meno “reali” del nostro.
Il giardino delle Anime , mondo in cui vagano le anime dei morti finchè vi sarà memoria di loro, dominato dal Mangianime e dalla piccola Jena , bambina senza sentimenti.
Il mondo di Padre Utero , padre e madre di tutti gli abitanti del luogo, in cui i maschi a 18 anni diventano Angeli del male e le femmine muoiono.
Il mondo della città Arida.
Gli argomenti affrontati sono continue lotte, sofferenze, piccole e grandi felicità che riempiono la vita dei personaggi.
Su ESP sono un po’ tutti protagonisti e un po’ nessuno.
C’è Kendra , grande amica di Bianca e sorella di Jena.
Esiliata dal suo mondo per sempre, vive a Roma.
I veri protagonisti sono i sentimenti e le emozioni che in quest’opera assumono forme di metafora: i mondi “paralleli” di cui parlavo, i personaggi stessi con i loro problemi affrontano le nostre paure, i nostri dolori e le nostre felicità.
Per questo leggerlo è come “affondare” in un torpore che porta la mente lontana dal corpo, la fa volare e… sognare.

Come tutte le belle storie è finito molto, troppo presto e nessun altro è stato così intenso, così bello. Era come se per un attimo avessi ritrovato la mia anima segreta. Adesso c’è Gea e anche quello sta per finire.

Ma è una cosa diversa. Per quanto siano belle le storie, per quanto sia bravo il disegnatore (che,tra l’altro, è anche un fan di Peter Gabriel), per quanto Gea sia un personaggio simpatico… non è la stessa cosa e non parla alla mia anima segreta. Ho recuperato la giornata alla fine. Tutto il giorno immersa nell’immensa tristezza. Sono tre giorni che vado avanti così. E tutti hanno un bel dire che bisogna andare avanti, che non serve a niente la disperazione. MA STO MALE!! Possibile che nessuno lo capisca? Lo so benissimo che piangere non riporterà in vita i miei genitori ma non posso fare a meno di sentire la loro mancanza, di soffrire disperatamente. Oscillo da momenti in cui della mia vita non me ne frega assolutamente niente (Mood on”potrei morire in questo istante e sarebbe un sollievo per me, cesserei di essere una preoccupazione, un distubo per quelli che mi stanno accanto”-mood off.) a momenti in cui faccio dei voli pindarici sul mio futuro e mi immagino chissà che cosa: tipo io che prendo la patente di guida, io che vado all’università che riesco a trovare un modo di staccarmi da questo merdoso lavoro che è fare la segretaria tra mille documenti di cui non capisco assolutamente l’importanza, il valore.

Ti darò tutti i miei sogni se mi aiuti a trovare una porta che non mi riporti indietro. Portami via.

 

 

Pubblicato da krishel

Appassionata di musica, cinema, letteratura, scrivo solo per passione quello che mi passa per la testa.

Una risposta a “”

  1. Lo capisco ke stai male, come lo sanno tutti quelli ke hanno perso un genitore. Non ti dirò ke passerà, perkè nn passerà… il dolore.Ci sto tutt’ora male io e il 6 febbraio saranno passati 26 anni ke se n’è andato mio padre. Ma il dolore ci ricorda ke siamo vivi.
    Non immaginare: FAI!
    Non immaginare di prendere la patente, fai i versamenti alla motorizzazione e comincia. [magari la patente per la moto così poi ti faccio portare la mia ;-)] Non immaginare di andare all’università, VACCI!!
    “Ogni lassata è persa” si dice a TP
    E del lavoro fregatene, serve solo a guadagnare quei 4 soldi per campare, meno ne capisci del tuo lavoro, meglio dormi la notte…
    una strizzata
    WBEAST

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