Per la prima volta nel suo cammino la viaggiatrice silente si trova ad affrontare una dimensione senza convenzioni. Molte volte aveva ascoltato, affascinata, i vecchi saggi rivelarne i particolari in storie che le erano apparse incredibili. Era incerta nei suoi passi e non si sentiva di togliersi la benda che le copriva gli occhi pooichè aveva ancora addosso la sensazione che potesse venire ingannata, ancora una volta, dal suo sguardo ma riesce ugualmente a percepire timidi bagliori colorati. Si sente rinchiusa in un lungo e angusto corridoio dalla strana, liquida consistenza. Il suo cammino diventa sempre più incerto ma deve avanzare, non può fare altro che andare avanti. All’improvviso comprende che l’unica convenzione che deve ancora affrontare in maniera consapevole è quella a cui, da sempre, era stata abituata a credere come propria della sua esistenza. Questa volta è difficile trovare l’accesso a una nuova dimensione e la viaggiatrice silente ha il terrore di rimanere intrappolata in eterno nell’infinita convenzione racchiusa dentro di sè. Un lampo improvviso le mostra un’impercettibile immagine.Una lacrima solca il viso della viaggiatrice silente che comprende, con immenso sconforto, la grande truffa in cui erano imprigionati lei e i suoi simili. Perchè? Perchè ci siamo fatti ingannare così facilmente? Cosa ci ha convinti, cosa ci ha reso tanto sicuri di essere così diversi, così superiori all’intero creato da sentirci in dovere di soggiogarlo? Una tenue illuminazione atrtaversa la sua mente: ora sa cosa intendevano dire i vecchi saggi quando parlavano di quale smisurata energia fosse quella dell’intenzione. Un potere capace di rendere prezioso persino il più vile degli elementi…